La fiaccolata romana per Navalny
Vi hanno preso parte i rappresentanti di tutti i partiti, anche di quelli che in modo più o meno ambiguo mostrano tolleranza se non proprio simpatia per il dittatore russo Putin
Ieri sera si è tenuta a Roma in piazza del Campidoglio la fiaccolata per ricordare Aleksei Navalny, il dissidente russo morto in carcere in Siberia. Vi hanno preso parte i rappresentanti di tutti i partiti, anche di quelli che in modo più o meno ambiguo mostrano tolleranza se non proprio simpatia per il dittatore russo Putin. Il rappresentante della Lega, Massimiliano Romeo, è stato pesantemente contestato da un nutrito gruppo di manifestanti. E’ stata una circostanza per nulla gradevole, tuttavia, se non giustificabile quantomeno prevedibile. Ad ogni modo, le accuse alla Lega di essere filo-putiniana hanno diverse ragion d’essere. E’ altrettanto giusto, però, sottolineare che molte delle forze politiche partecipanti alla fiaccolata di ieri, su Putin hanno più di qualcosa da farsi perdonare. Insomma, la Lega da questo punto di vista si trova in buona compagnia. Lo testimonia l’atteggiamento che molti hanno rispetto alla guerra in Ucraina. Sono troppi, infatti, quelli che vestono i panni di un pacifismo di facciata favorendo di fatto la politica imperialista ed aggressiva della Russia di Putin. Salvo poi lavarsi la coscienza partecipando alla fiaccolata di ieri sera, dove ha trionfato l’ipocrisia, al di là delle buone intenzioni degli organizzatori.