scritto da Pasquale Petrillo - 10 Maggio 2025 08:55

La fame dei bambini di Gaza

Israele può avere tutte le ragioni di questo mondo ma non si può permettere di ridurre un popolo, donne, bambini, anziani, a morire di fame. E' questo un delitto contro l'umanità

foto Giovanni Armenante

La vista dei palestinesi affamati nella Striscia di Gaza è a dir poco intollerabile. Le scene dei bambini che, insieme agli adulti, quasi si azzuffano per riuscire ad avere una ciotola di riso non si possono vedere. Eppure questo accade da mesi a Gaza. Israele può avere tutte le ragioni di questo mondo ma non si può permettere di ridurre un popolo, donne, bambini, anziani, a morire di fame. E’ questo un delitto contro l’umanità. A quanto sembra gli americani hanno imposto a Netanyahu di sbloccare l’embargo che da due mesi sta affamando ancora di più i palestinesi, martoriati da un anno e mezzo di bombe e missili sulle loro teste. Speriamo che sia così, ma che soprattutto si arrivi a porre fine a questa guerra senza quartiere e a liberare gli ostaggi israeliani ancora nelle mani dei terroristi Hamas. Occorre fare di più per porre fine a questa inutile strage nella convinzione che la responsabilità di tutto questo va attribuita un po’ a tutti. Ai paesi che contano militarmente come Usa e Russia. E ovviamente ai paesi occidentali, a cominciare da quelli europei, per le responsabilità derivanti dal colonialismo. Ai paesi arabi, molti dei quali hanno la forza economica e finanziaria per contribuire in modo decisivo nel trovare una soluzione accettabile e conveniente per tutti. Infine, a quei paesi, come l’Iran, che potrebbero lavorare per la pacifica convivenza piuttosto che soffiare sul fuoco delle divisioni e dei rancori. In conclusione, la pace deve essere voluta, ricercata e anche imposta. Credere che la soluzione la debbano trovare solo Hamas e Israele significa voler perpetuare un conflitto che dura già da circa un secolo.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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