scritto da Pasquale Petrillo - 28 Giugno 2025 08:54

La condanna del giovane omicida della strage di Paderno Dugnano

I giudici non hanno concesso alcuna attenuante al giovane omicida e al riguardo c'è poco da obiettare. Ciò non toglie di pensare, da un punto di vista strettamente umano, che una strage così efferata dei propri familiari più stretti, compiuta da un minore, solleva in chiunque qualche dubbio sulla stabilità mentale dell'omicida

foto Giovanni Armenante

Ricordate la strage di Paderno Dugnano? Avvenne quasi un anno fa, nel milanese. Riccardo Chiaroni nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre 2024, quando aveva 17 anni, uccise con 108 coltellate padre, madre e fratellino. Ieri la sentenza del Tribunale per i minorenni di Milano. I giudici lo hanno condannato a 20 anni di reclusione. E’ il massimo della pena prevista in un processo minorile (30 anni) scontata di un terzo per la scelta del rito abbreviato. Non gli è stato riconosciuto il vizio parziale di mente. Il difensore del giovane aveva invece chiesto il proscioglimento per incapacità totale di intendere e di volere dell’imputato. Previsto ora il ricorso in appello da parte della difesa di Chiaroni. Che dire di fronte ad una tragedia simile? I giudici non hanno concesso alcuna attenuante al giovane omicida e al riguardo c’è poco da obiettare. Ciò non toglie di pensare, da un punto di vista strettamente umano, che una strage così efferata dei propri familiari più stretti, compiuta da un minore, solleva in chiunque qualche dubbio sulla stabilità mentale dell’omicida. In ogni caso, nei riguardi di questo giovane omicida è difficile non provare un sentimento di sincera misericordia.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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