scritto da Pasquale Petrillo - 08 Gennaio 2024 08:54

Il lavoro c’è, ma spesso non attrae

Occorre una scuola professionale più vicina alla realtà lavorativa, più efficiente e attrattiva, ma anche rendere soprattutto certi lavori più appetibili per i giovani. Serve, infatti, molto probabilmente anche un po' di rivoluzione culturale, ovvero dare maggiore dignità ad alcune attività

foto Giovanni Armenante

“Il lavoro c’è ma non si trovano candidati: in Piemonte su 96 mila posti più della metà resta vacante”. E’ il titolo di un articolo del Corriere della Sera. Non si trovano fabbri, operai specializzati nelle rifiniture dell’edilizia, manutentori, elettricisti. Praticamente introvabili. A quanto si legge, sette volte su dieci l’impresa che li vuole assumere non ci riesce. La questione di fondo è che nel nostro Paese fa difetto la scuola professionale. A ciò si aggiunge il fatto che i giovani preferiscono altri lavori, diciamo più da giacca e cravatta. Certo, al Sud la faccenda è un tantino diversa, ma non più di tanto. Da questo punto di vista, il Paese si è abbastanza livellato. Come fare per rimediare? Occorre una scuola professionale più vicina alla realtà lavorativa, più efficiente e attrattiva, ma anche rendere soprattutto certi lavori più appetibili per i giovani. Serve, infatti, molto probabilmente anche un po’ di rivoluzione culturale, ovvero dare maggiore dignità ad alcune attività. Insomma, è una questione certamente di domanda ed offerta, ma anche di prestigio sociale. Diversamente, il problema si risolve solo con i lavoratori stranieri. Piaccia o meno, i migranti comunque rappresentano spesso una soluzione più che un problema.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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