Il femminicidio è il problema del nostro Paese
E' tempo che oltre a norme più stringenti e oculate, nel contrastare questa deriva di violenza sulle donne siano in prima linea tutte quelle che definiamo le agenzie educative. La famiglia, la scuola, le parrocchie
Il Paese è scosso per la tragica vicenda di Giulia. E’ il momento di parlare a voce alta di questa violenza che colpisce le donne. Fa bene senz’altro la sorella maggiore di Giulia, Elena, ad agitare le coscienze. Magari non è tutto condivisibile quello che scrive e dice, ma è il suo modo di affrontare il dolore per la perdita subita. E comunque tiene i riflettori accessi su un fenomeno gravissimo, che sembra inarrestabile. L’importante è che questo fiume di parole, che ci sta travolgendo in questi giorni, dai media alla politica, non si trasformi in sterile caciara. Al contrario, servono risposte e provvedimenti chiari e incisivi. E’ tempo che oltre a norme più stringenti e oculate, nel contrastare questa deriva di violenza sulle donne siano in prima linea tutte quelle che definiamo le agenzie educative. La famiglia, la scuola, le parrocchie. E poi le associazioni e qualsiasi altra formazione sociale. Occorre uno sforzo corale e culturale che coinvolga l’intera società. Il femminicidio non è un problema, ma deve diventare il problema del nostro Paese. Un problema che coinvolge tutti. Nessuno escluso.