Bezos, matrimonio a Venezia e proteste contro la passerella dei miliardari
Venezia ha un fascino irresistibile. A livello internazionale è una meta da fiaba. Per ricchi e per chi non lo è affatto. Lo è sempre stata e sempre lo sarà. Bezos non è di sicuro né il primo né l'ultimo dei miliardari, brutti e cattivi più o meno quanto lui, che vogliono vivere la favola di Venezia, godere della sua incomparabile unicità

Il matrimonio di Jeff Bezos a Venezia, previsto dal 24 al 26 giugno, divide la città provocando polemiche e proteste. Attivisti e cittadini non vogliono un evento definito come una «passerella per miliardari». A guidare le proteste è il neo movimento «No Space for Bezos». Accusano il miliardario americano di rappresentare un modello economico insostenibile, di sfruttamento del lavoro e di speculazione globale. Tutto vero, e allora? Forse che impedendo il matrimonio di Bezos a Venezia cambierà qualcosa? Forse così sarà salvato il mondo dalle mire speculative di Bezos? Assolutamente no. La verità è che Venezia ha un fascino irresistibile. A livello internazionale è una meta da fiaba. Per ricchi e per chi non lo è affatto. Lo è sempre stata e sempre lo sarà. Bezos non è di sicuro né il primo né l’ultimo dei miliardari, brutti e cattivi più o meno quanto lui, che vogliono vivere la favola di Venezia, godere della sua incomparabile unicità. La città della laguna da un pezzo vive quasi solo di questo. E anche molto bene. In fondo, il matrimonio di Bezos sarà uno straordinario spot pubblicitario a costo zero. Perché rinunciarvi?