Arriva da Chicago il nuovo Vescovo di Roma: Leone XIV
Ci sarà, per chi ci crede, di sicuro la mano dello Spirito Santo. Leone XIV sembra racchiudere nella sua persona molte delle speranze del mondo contemporaneo

E’ un americano di Chicago, ma con cittadinanza anche del Perù, dove ha speso molto della sua vita di missionario. Oltre ad essere molto radicato e conosciuto a Roma dove guidava il Dicastero per i vescovi. E’ questo il ritratto essenziale del nuovo papa, Robert Francis Prevost, che ha preso il nome di Leone XIV, una scelta molto indicativa. “La pace sia con voi. Questa è la pace di Cristo risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante”, ha detto Leone XIV alla folla di fedeli in piazza San Pietro. E poi, ricordando con affetto e gratitudine l’opera di papa Francesco: “Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti. Il male non prevarrà: siamo tutti nelle mani di Dio”. E’ un uomo del dialogo, aperto, colto (laureato in matematica, oltre che in teologia e in diritto canonico), ma anche legato ai principi tradizionali della Chiesa cattolica. E’ un americano, che non le ha mandato a dire a Trump sul tema dell’immigrazione, ma è soprattutto un cosmopolita. Conosce cinque lingue, è figlio di genitori emigrati dalla Francia, Louis Marius Prevost di origini italo-francesi, e Mildred Martínez, di origini spagnole. E’ un bergogliano, ma molto apprezzato per le sue doti di mediazione e di equilibrio. In altre parole, è stato scelto per portare a termine, senza strappi, quelle riforme che papa Francesco aveva fatto intravedere senza avere la forza oltre che il tempo per realizzarle. Ci sarà, per chi ci crede, di sicuro la mano dello Spirito Santo. Leone XIV sembra racchiudere nella sua persona molte delle speranze del mondo contemporaneo.