scritto da Nino Maiorino - 04 Agosto 2024 06:45

Vendita on-line di beni usati

Riprendiamo la vendita on-line di beni usati che non vengono utilizzati e vengono offerti in vendita tramite internet.

Ora parliamo dei siti e delle piattaforme che il web ci mette a disposizione.

L’occasione ce la offre il sito economico “Money.it” il quale ne  ha pubblicato un nutrito elenco.

Non tutti hanno le medesime regole e specificità, ve ne sono alcuni totalmente gratuiti, altri che si fanno pagare commissioni di iscrizione e provvigioni sulle transazioni, altri che effettuano aste per vendere al migliore offerente.

Fra l’altro i siti a ciò dedicati possono essere anche specializzati nella vendita di alcuni prodotti, oppure hanno sezioni dedicate a specifici articoli, come elettrodomestici, abbigliamento, apparecchiature elettroniche, ecc..

Comunque c’è sempre un sito giusto per fare un affare, garantendo al tempo stesso risparmio economico e sostenibilità.

Qualcuno di tali siti dà anche suggerimenti tecnici su come rendere appetibili i prodotti che si vogliono vendere, ad esempio come fotografarli e presentarli.

Il sito più noto e datato è “eBay.it”, sito di vendite e aste on-line fondato in California il 3 settembre 1995; in Italia è arrivato nel 2001 e l’anno successivo è avvenuta la fusione con PayPal (pagamenti digitali e trasferimenti di danaro on-line).

Una valida ed economica alternativa è data dal sito “Subito.it” 

simbolo indiscusso dell’usato di seconda mano, il più popolare ed economico di tutti, definito il re del «seconda mano», che offre la possibilità di vendere una vasta gamma di articoli, dai dispositivi elettronici agli elettrodomestici e perfino automobili.

Le caratteristiche principali di “Subito.it” includono:

registrazione gratuita e nessuna commissione sulle vendite;

facilità d’uso per la creazione e pubblicazione di annunci;

opzione di consegna locale o spedizione in tutta Italia;

grande visibilità grazie all’elevato numero di utenti, possibilità di consegna a mano oltre che per corrispondenza, garanzia di pagamento.

Anche il diffusissimo Facebook ha una sezione dedicata alle vendite di materiale usato, denominata Facebbok Marketplace, e con il vantaggio di raggiungere un vasto pubblico.

Le caratteristiche principali includono: ampia visibilità,p ubblicazione gratuita degli annunci, integrazione con il profilo dell’utente, la preferenza per vendite locali e scambio a mano.

Vogliamo dare qualche notizia sui altri siti analoghi, meno noti.

Wallapop, si sta facendo strada ed è disponibile anche come app, è relativamente giovane rispetto alle altre (in Italia dal 2021.

Tra le funzionalità da rimarcare troviamo: interfaccia intuitiva, concede 24 ore per accettare o meno un’offerta, disponibilità del servizio di ritiro a domicilio della merce; costi di spedizione a carico dell’acquirente.

Facebook, Vinted e Wallapop offrono diverse opzioni per vendere oggetti usati online, ciascuno con i propri punti di forza. La scelta della piattaforma più adatta dipenderà dal tipo di oggetto da vendere, dalla localizzazione geografica e dalle preferenze personali in termini di gestione delle transazioni e delle spedizioni.

Vinted, fondata in Lituania nel 2008, e specializzata per l’abbigliamento di seconda mano, e come tale è una delle piattaforme più conosciute in Europa.

Ha avuto un’espansione significativa ed è presente in numerosi paesi, tra cui Francia, Germania, Italia.

Non applica commissione ai venditori, per gli acquirenti commissione dello 0,7 per euro più il 5% del prezzo dell’articolo, pagamenti sicuri e opzioni di spedizione tramite corrieri; ha di 3,5 milioni di urenti in Italia.

Altra piattaforma specializzata in vendite di abbigliamento è Depop, che si rivolge al vintage e ai designer emergenti.

Inizialmente è nata come social network per i lettori della rivista PIG; poi si è evoluta in piattaforma globale per la vendita di abbigliamento vintage e dal 2021 fa parte del network di Etsy; si distingue per il suo forte accento sulla fotografia e l’estetica di presentazione.

Condizioni: commissione del 10% sul prezzo dell’articolo; vendita diretta con il venditore responsabile della spedizione; forte enfasi sulla qualità delle foto dei prodotti; piattaforma ideale per designer emergenti e nuovi talenti.

Vestiaire Collective, invece, si distingue per la vendita di abbigliamento usato ma di lusso e di marca e di famosi stilisti;

commissioni variabili: 15 euro fissi per articoli fino a 150 euro, 20-25% per articoli di valore superiore.

C’è poi BackMarket, dedicato a dispositivi tecnologici ricondizionati, con un catalogo molto ricco, cellulari in primis.

Offre smartphone di tutte le marche; prodotti Apple come iPad, MacBook e AirPods; TV e monitor; robot da cucina e monopattini elettrici;12 mesi di garanzia inclusa; 30 giorni di prova gratuita; sconti fino al 70% rispetto al prezzo di listino.

È seguito a ruota da Swappie primo in Europa per la vendita degli iPhone di seconda mano; è nato nel 2016 a Helsinki, e combina le caratteristiche di un mercatino dell’usato con quelle di uno shop online tradizionale.

Ha interesse esclusivo per gli iPhone ricondizionati; processo di rigenerazione avanzato; risparmio fino al 50% rispetto al prezzo di listino.

Infine citiamo CertiDeal che offre con 24 mesi di garanzia sui dispositivi elettronici ricondizionati, principalmente smartphone.

Offre servizi simili a BackMarket e Swappie, concentrandosi sulla qualità e l’affidabilità dei prodotti ricondizionati. In particolare, si segnala: certificazione basata su 30 punti di controllo per ogni telefono; risparmio fino al 70% rispetto ai costi sul nuovo; opzione “Invio immediato” per i casi di urgenza.

Ci fermiamo qui, certi di aver reso un buon servizio ai nostri lettori i quali, se vogliono maggiori ragguagli, possono fare un giro su internet.

 

 

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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