scritto da Gildo De Stefano - 20 Aprile 2019 13:50

Quale tutela marina per Napoli Costiera?

Daniela Villani

L’inquinamento plastico è diventato una priorità assoluta anche per la città all’ombra del Vesuvio e spesso ci si chiede quale ‘politica del fare’ hanno messo in campo le istituzioni pubbliche, soprattutto il Comune. Nelle acque marine superficiali italiane si riscontra un’enorme e diffusa presenza di microplastiche, comparabile ai livelli presenti nei vortici oceanici del nord Pacifico, con i picchi più alti rilevati nelle acque di Portici, nel Golfo di Napoli. In tal senso si stima che in una classe gli alunni consumino ogni giorno una bottiglietta d’acqua, in un intero anno scolastico diventano migliaia. In questo modo, una scuola con una media che superi le venti classi, in un anno scolastico ne utilizzerà decine di migliaia. Basterebbe che una decina di scuole decidesse di eliminare la plastica usa e getta, e verrebbero risparmiate all’ambiente circa un milione di bottigliette in un solo anno.

Il Comune di Napoli, attraverso la propria Delegata al Mare, Daniela Villani, che ha recepito in toto l’appello delle associazioni ambientaliste quali Marevivo, ha dimostrato un forte impegno finalizzato ad una sempre più attenta tutela delle fasce costiere napoletane. Proprio la Villani si è fatta promotrice di un’ordinanza che ha come oggetto Lungomare Plastic Free – disposizioni per contrastare I’aumento dei ritiuti in plastica nel mnare, che si estende anche alle scuole. Infatti in attesa dell’approvazione della legge Salvamare, e della Direttiva europea sulla plastica monouso, il Comune di Napoli ha chiesto agli istituti scolastici di anticipare i tempi e di introdurre il divieto dell’impiego di prodotti usa e getta nelle classi, nei servizi e negli uffici della struttura.

«Le scuole svolgono un  ruolo fondamentale di formazione e di educazione per i giovani e per la salvaguardia del futuro del pianeta -ha dichiarato la Delegata Villani- Se si considera che nell’oceano finiscono otto milioni di tonnellate di plastica (fonte Onu anno 2017) è urgente intervenire con un ulteriore impegno concreto dell’Amministrazione. Dopo l’ordinanza sindacale “Lungomare Plastic Free“, si prosegue con lo stesso impegno e nella stessa direzione, con l’iniziativa Napoli Scuole Plastic Free».

In pratica l’ordinanza recita che per minimizzare la produzione di rifiuti non biodegradabili e non compostabili occorre consentire esclusivamente l’uso di prodotti biodegradabili e compostabili in particolare: contenitori, stoviglie, e posate monouso. Non solo! In ordine alla presenza di plastica nelle acque del Golfo di Napoli vengono diffusi dati scientifici significativi tra i quali rilevano: il lavoro di ricerca dell’ISPRA che, nel rapporto sui rifiuti marini del 2015 registra 0,49 microplastiche per metro cubo nella Stazione di campionamento denominata Ischia; il report Greenpeace luglio 2017, che nella Stazione di campionamento denominata Portici registra 3,56 microplastiche per metro cubo; il dato diffuso dalla Stazione Zoologica A. Dohrn nel luglio 2018, che, sempre nella citata Stazione denominata Portici registra 5,24 microplastiche per metro cubo. Il Comune di Napoli intende adottare misure volte ad introdurre progressivamente il divieto generale di utilizzo e vendita di plastica monouso non biodegradabile e non composta.

Nell’ambito scolastico, tutti gli istituti che decideranno di accogliere l’appello, sarà possibile un regolamento con le buone regole per diventare plastic free. Tra le norme da seguire la Delegata al Mare chiede di impegnarsi a non installare distributori di bevande in bottiglie, ma erogatori di acqua dove poter ricaricare la propria borraccia. Come pure  è necessario eliminare le stoviglie monouso come bicchieri, piatti, posate e cannucce ed anche emettere un’idonea circolare spiegando i motivi per cui sia importante eliminare la plastica usa e getta sensibilizzando insegnanti e studenti.

 

Saggista e musicologo, è laureato in “Sociologia delle Comunicazioni di Massa”. Tra i suoi libri ricordiamo: Il Canto Nero (Gammalibri, Milano, 1982), Trecento anni di jazz (SugarCo, Milano, 1986), Jazz moderno (Kaos, Milano, 1990), Vesuwiev Jazz (E.S.I., Napoli, 1999), Il popolo del samba (RAI-ERI, Roma, 2005) prefazionato da Chico Buarque de Hollanda, Ragtime, Jazz & dintorni (SugarCo, Milano, 2007), prefazionato da Amiri Baraka (Leroi Jones), Saudade Bossa Nova (Logisma, Firenze, 2017) prefazionato da Gianni Minà, Una storia sociale del jazz (Mimesis Edizioni, Milano 2014), prefazionato da Zygmunt Bauman. Per i “Saggi Marsilio” ha pubblicato l’unica Storia del ragtime edita in Italia e in Europa, in due edizioni (Venezia, 1984 e 1989). Ha scritto tre monografie su: Frank Sinatra (Marsilio, Venezia, 1991) prefazionato da Guido Gerosa, The Voice – Vita e italianità di Frank Sinatra (Coniglio, Roma, 2011) prefazionato da Renzo Arbore, Frank Sinatra, L'italoamericano (LoGisma, Firenze 2021); ed altre su Vinicio Capossela (Lombardi, Milano, 1993), Francesco Guccini (Lombardi, Milano, 1993), Louis Armstrong (E.S.I., Napoli, 1997), un paio di questi con prefazioni di Renzo Arbore. Collabora con la RAI, per la cui struttura radiofonica ha condotto diverse trasmissioni musicali, e per La Storia siamo noi ha contribuito allo special su Louis Armstrong. Tiene periodicamente stage su Civiltà Musicale Afroamericana oltre a collaborare con la Fondazione Treccani per le voci afroamericane. Tra i vari riconoscimenti ha vinto un Premio Nazionale Ministeriale di Giornalismo e quello Internazionale “Campania Felix” per la sua attività di giornalista per la legalità, nonché risultando tra i finalisti del Premio letterario 'Calvino' per l’inedito. Per la narrativa ha pubblicato un romanzo breve per ragazzi dal titolo Easy Street Story, (L’isola dei ragazzi Editore, Napoli 2007), la raccolta di racconti È troppo tardi per scappare (Il Mondo di Suk Editore, Napoli 2013), due edizioni del romanzo epistolare Caro Giancarlo – Epistolario mensile per un amico ammazzato, (Innuendo Edizioni, Terracina 2014, e IOD Edizioni, Napoli 2022), che gli hanno valso il Premio ‘Giancarlo Siani’ 2014, ed il romanzo storico Ballata e morte di un gatto da strada – Vita e morte di Malcolm X (NUA Edizioni, Brescia 2021), prefazionato da Claudio Gorlier, con postfazione di Walter Mauro, e supervisionato da Roberto Giammanco, e Diario di un suonatore guercio (inFuga Edizioni, Anzio 2023). È il direttore artistico del Festival Italiano di Ragtime. Il suo sito è www.gildodestefano.it

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