scritto da Nino Maiorino - 24 Dicembre 2020 09:49

Natale quest’anno: tra Covid, colori e restrizioni

La Russia ha sperimentato, sembra con successo, un missile denominato “Zircon” che viaggia a velocità ipersonica, “Mach 8”, 8 volte la velocità del suono, vale a dire a circa 10.000 km l’ora, in un minuto percorre 167 km, in 1 secondo ne percorre 2,77.

Una velocità incredibile, finora imbattuta, tranne che dal Coronavirus, specialmente quello della variante inglese che sembra propagarsi in maniera molto più celere del precedente.

E se è confermata, come sembra, la notizia che è già in Italia ed è stato accertato il primo caso a Loreto, nelle Marche, e il contagiato non è stato in Inghilterra, né è venuto in contatto con qualcuno da essa proveniente, siamo proprio messi peggio di prima; speriamo che sia un monito per tutti i negazionisti e gli “scemi” che ancora si illudono che il virus non esiste.

Per fortuna le rigide misure emanate dal governo centrale a da quello regionale aiutano a contrastarne la diffusione se, come ci si augura, verranno rispettate, comunque già nell’aria si percepisce un Natale diverso, più sobrio, senza gli assembramenti che da qualche anno si sono verificati nelle mattinate della Vigilia e del Natale, e di fine-inizio anno.

Quest’anno, quindi, il Santo Natale, come e più della Santa Pasqua, sarà molto particolare.

In verità anche la Pasqua è stata particolare, ma eravamo appena all’inizio della pandemia, e tutti ci illudevamo che il Natale sarebbe trascorso diversamente: solo De Luca, “bontà sua”, con le sue doti di veggente, aveva detto che pure a Natale saremmo stati in casa, e purtroppo ha avuto ragione.

Il Governo avrebbe potuto evitarlo, ma si è fatto prendere la mano, consentendo di aprire tutto in estate, e queste sono le conseguenze; e se continuerà così è prevedibile che passeremo un altro anno nelle stesse condizioni, e speriamo che sia solo un altro.

Ma a livello normativo la confusione è tale che pochi si raccapezzano: tra decreti governativi, decreti regionali e ordinanze locali oramai abbiamo in testa un tale garbuglio da non sapere più se si può o non si può uscire, se il Natale possiamo trascorrerlo o no almeno con i familiari più stretti, se possiamo muoverci dalla nostra città.

E’ vero che le persone responsabili sanno come tutelare la propria incolumità e quella degli altri, ma non sappiamo quanti lo siano veramente, le immagini che abbiamo visto negli ultimi giorni, e quelle che purtroppo temiamo di vedere anche nei prossimi, non fanno presagire nulla di buono.

Cerchiamo allora di chiarirci le idee sulla base degli ultimi decreti emanati, quello del Premier Conte, conosciuto come il D.L. di Natale, quelli del Ministro della salute e quello del Governatore De Luca, scusandoci con i nostri lettori se, com’è prevedibile, qualcosa ci sfugge o, nei prossimi giorni ci saranno altre novità.

Secondo il D.L. del Premier, questa volta striminzito al massimo (solo due paginette e due articoli, al contrario delle paginate di quelli precedenti, ma con una miriade di richiami ai numerosi precedenti), in alcuni giorni molte Regioni sono diventate gialle in alcune giornate e tornate arancione e rosse in altre; inizialmente sembrava che solo la Regione Abruzzo dovesse rimanere sempre rossa, ma all’ultimo momento il Governo ha cambiato parere, riportandola ad arancione.

Ora, però, la colorazione non è più territoriale, ma temporale e cioè:

  • Lunedì 21.12, martedì 22.12, mercoledì 23.12: colore giallo, ad eccezione della Campania che è arancione.
  • Giovedì 24.12, venerdì 25.12, sabato 26.12, domenica 27.12: colore rosso.
  • Lunedì 28.12, martedì 29.12, mercoledì 30.12: colore arancione.
  • Giovedì 31.12, venerdì 1.1, sabato 2.1, domenica 3.1: colore rosso.
  • Lunedì 4.1: colore arancione.
  • Martedì 5.1, mercoledì 6.1: colore rosso.

Per essere il più fedeli possibili alle vigenti disposizioni, ci siamo collegati con il numero verde del Ministero della Salute il quale, con qualche ritardo per l’attesa, ci ha confermato molte cose che già sapevamo, ma ci ha anche detto cose che erano sfuggite.

Dal punto di vista territoriale, per quel che serve, la situazione  è la seguente: :

  • area gialla: Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto;
  • area arancione: Abruzzo, Campania, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d’Aosta;
  • area rossa: nessuna.

Ovviamente tutte le precedenti misure restrittive, se non richiamate, si ritengono abolite; il fatto è che nel decreto governativo c’è un richiamo a tante di quelle norme e decreti precedenti che nessuno può essere assolutamente certo di nulla: un vero rebus!

Per quanto riguarda la Campania inizialmente doveva essere gialla, ma è intervenuto De Luca che, con un decreto regionale, all’ultimo momento l’ha ricolorata arancione, ed è stato violentemente contestato dai ristoratori, che si sono sentiti beffati perché l’intervento, a loro parere, è stato tardivo e quindi hanno subito il doppio danno di non poter riaprire e di dover buttare le provviste già acquistate.

Insomma, un manicomio che si aggiunge a quello del Covid che ci sta già facendo impazzire.

Le disposizioni del D.L. del Premier, entro 60 giorni dovranno essere convertite in legge dal Parlamento, ma è pura illusione in quanto, per come stanno andando le cose, nell’arco di tale periodo chi sa quanti altri decreti saranno emanati, quindi alla fine sarà sempre il Premier a fare il bello e il cattivo tempo.

Vediamo ora in sintesi cosa prevede quest’ultimo D.L. del Governo il quale, all’art. 1, dispone le “Misure urgenti per le festività natalizie e di inizio anno nuovo”, e cioè che, ferme rimanenti le disposizioni del precedente D.L. del 2.12, nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, si applicano le disposizioni del precedente, ma sono consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5.mila abitanti e per una distanza non superiore a 30.km, con esclusione in ogni caso di quelli verso i capoluoghi di provincia; in pratica un cittadino cavese può spostarsi nelle città limitrofe fino a 30 km, ma non potrà andare a Salerno.

Tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 viene consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, fra le ore 05,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e ai familiari disabili o non autosufficienti conviventi; se i conviventi sono, ad esempio, sei, e ci si sposta con una autovettura di cinque posti, uno dovrà rimanere a casa.

Per le festività natalizie e di fine/inizio anno, cioè dal 24 dicembre al 5 gennaio 2021, è consentita una visita al giorno, dalle ore 5,00 alle ore 22,00, ai familiari in abitazioni private, col limite di due adulti eccetto i minori di 14 anni e i conviventi disabili.

Non sono vietate le riunioni conviviali, ma solo nelle abitazioni private, a non più di sei familiari, pure non conviventi, oltre a minori di 14 anni e familiari disabili, con frequente cambio d’aria, meglio se con finestre aperte; ciascuno deve essere distanziato 1.metro e mezzo, senza scambio di posate, bicchieri o piatti, evitando i canti per non alimentare l’emissione di aria dai polmoni.

Tutte le violazioni saranno sanzionate, secondo la Legge 35 del 22.5.2020, cioè “con l’arresto di 3 mesi e con l’ammenda da euro 400 ad euro 1.000”.

Il D.L. prevede anche contributi a fondo perduto a favore delle attività della ristorazione, di Euro 455.milioni per l’anno 2020, e di Euro 190.milioni por l’anno 2021.

Per noi molte disposizioni lasciano il tempo che trovano, in quanto, come quelle relative alle conviviali familiari, sono incontrollabili, a meno che non si faccia tanto di quel chiasso da costringere un vicino a far intervenire le Forze dell’ordine.

Per memoria dei lettori pubblichiamo, in apertura, la tabella sintetica dei colori in maniera che tutti possano rinfrescarsi la memoria sulle cose da fare e da non fare in relazione agli stessi.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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