Mauro Rostagno e Mauro De Mauro, due vittime della Mafia siciliana
Il 26 settembre del 1988, 36 anni fa, veniva ammazzato a Trapani Mauro Rostagno, una delle tante vittime della Mafia non perché mafioso o sodale della stessa, ma perché ne aveva denunciate le malefatte.
Mauro Rostagno
Il 26 settembre scorso l’Assostampa siciliana ha ricordato l’assassinio di Rostagno e di tutti gli altri giornalisti vittime della mafia.
Questo il comunicato ufficiale dell’Assostampa Sicilia pubblicato sul sito web del sindacato regionale il giorno dell’anniversario: «Quando Mauro Rostagno è stato ucciso in contrada Lenzi a Trapani, il 26 settembre del 1988, aveva quarantasei anni. Da quel giorno sono passati 36 anni ed Assostampa Sicilia con il Gruppo cronisti siciliani continuano a raccontare la storia del giornalista vestito di bianco ed il valore della sua denuncia, come esempio per tutti i cronisti».
E prosegue ricordandone la storia: «Sociologo prima che giornalista, era stato leader del ‘68 a Trento assieme a Renato Curcio, era stato con Adriano Sofri fondatore di Lotta Continua ed animatore del centro culturale Macondo a Milano».
«A Trapani Mauro Rostagno scopre la passione per il giornalismo partecipando ad una trasmissione di una piccola emittente locale RTC, cogliendo la forza di questo mezzo».
La passione che ha caratterizzato la sua vita, assieme al suo desiderio di vera giustizia, lo porta a denunciare le collusioni tra la mafia e la politica locale. Con la sua trasmissione segue, solo per citare un esempio, tutte le udienze del processo per l’omicidio del sindaco di Castelvetrano Vito Lipari, nel quale erano imputati i boss mafiosi Nitto Santapaola e Mariano Agate.
Si è a lungo parlato di una misteriosa videocassetta con scritto “non toccare” scomparsa dopo la sua morte e che teneva sulla sua scrivania.
Un processo lungo 32 anni, difficile. L’ombra lunga dei depistaggi, la verità sulla sua morte che si fa difficile, sino alla difficoltà a definirlo omicidio di mafia, con condanna all’ergastolo per il boss Vincenzo Virga arrivata soltanto nel 2020.
Mauro De Mauro
Il sindacato regionale con il Gruppo cronisti siciliani sottolinea che settembre «è un mese particolarmente triste per la storia dei giornalisti siciliani come testimoniano anche le targhe poste al Giardino della Memoria. Oltre a quella che ricorda Mauro Rostagno, c’è quella per Mauro De Mauro cronista de L’Ora sparito nel nulla il 16 settembre 1970. Noi cronisti siciliani continueremo a raccontare le loro vite, a lavorare per la verità, a difendere da ogni bavaglio il diritto di cronaca, la libertà di stampa, pilastri indiscutibili di una società realmente democratica».
Qualche settimana prima, è stato organizzato un convegno di due giornate dedicato al giornalista del quotidiano “L’ora” Mauro De Mauro, scomparso la sera il 16 settembre 1970. Il suo corpo non è stato mai trovato.
A 54 anni dalla misteriosa scomparsa di Mauro De Mauro, i cronisti siciliani non dimenticano una delle pagine più oscure del recente passato.
L’Associazione siciliana della stampa, assieme al Gruppo Cronisti e l’Associazione nazionale Magistrati Palermo, in collaborazione con la VIII circoscrizione comunale di Palermo, ha organizzato tre momenti di riflessione sul giornalista scomparso.
De Mauro era impegnato sia a svelare i segreti di Cosa Nostra sia quelli collegati alla morte di Enrico Mattei, il “patron” dell’Eni; imprenditore, partigiano, politico e dirigente pubblico italiano, morì violentemente a Bascapè il 27 ottobre 1962 mentre col suo aereo, un Morane-Saulnier MS. 760 Paris I-SNAP, stava tornando a Milano da Catania; l’aereo precipitò nelle campagne di Bascapè mentre era in fase di avvicinamento all’aeroporto di Linate.
Il primo appuntamento per ricordare Mauro De Mauro si è tenuto lunedì 16 settembre, in viale delle Magnolie a Palermo, luogo in cui venne sequestrato, presenti tutte le maggiori personalità politiche e amministrative della Regione Sicilia, i dirigenti dei sindacati dei giornalisti siciliani, Franca De Mauro figlia del giornalista scomparso, Sergio Buonadonna giornalista de ‘L’Ora’ e amico di De Mauro, Francesco Sala scrittore e regista autore di “Sparire a Palermo. Il caso De Mauro”.
Poi, nella sede della VIII circoscrizione, il presidente Lorenzo Croce ha tenuto una seduta straordinaria per ricordare la scomparsa del giornalista.
Il giorno successivo, martedì 17 settembre, Il secondo momento del ricordo in via Pietro D’Asaro luogo in cui, poche ore dopo la denuncia della scomparsa, era stata ritrovata l’auto di De Mauro.
Qui è stata scoperta una targa alla sua memoria.
Poi alle 17, alla Biblioteca centrale della Regione, le due giornate dedicate alla memoria ed alla ricerca della verità si sono concluse con la presentazione di “Sparire a Palermo: il caso De Mauro” del regista, autore e scrittore Francesco Sala, e gli interventi, di Margherita Perez, direttrice della Biblioteca, e di Giuseppe Rizzuto, segretario regionale di Assostampa.
Dopo Sala sono intervenuti il Vicesegretario vicario di Assostampa Sicilia, Roberto Leone e il giornalista e scrittore Sergio Buonadonna (da Adnkronos).
Queste celebrazioni tendono a ricordare alle attuali e alle nuove generazioni i misteri di questo paese che si distingue per la corta memoria, e a consegnare alle nuove generazioni “testamenti” ancora chiusi.