La profanità senza speranza

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foto Angelo Tortorella

Un grande pensatore, Joseph Ratzinger, diceva che il problema dell’uomo “sta nel vivere in un mondo di una profanità senza speranza, dove egli è inesorabilmente programmato fino nel tempo libero”.

Il profano è colui al quale manca il coraggio di confrontarsi col richiamo a varcare i propri abissi per scoprire nuovi mondi interiori. Probabilmente c’entra anche il fatto che corriamo sempre – da mattina a sera – guardando l’orologio: abbiamo sempre da fare qualcosa

Probabilmente la nostra fortuna qui a Cava è che non mancano le chiese: quei luoghi dove ci si può fermare anche un minuto per “respirarsi” e confrontarsi almeno con se stessi e – se ci si riesce – anche con Dio.

Confrontarsi col mistero e non averne paura…. ecco perché quando vedo una nostra chiesa aperta sorrido, perché c’è  possibilità altra e alta di fare luce, di chiedere la luce… e non è poco.

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