scritto da Nino Maiorino - 04 Giugno 2021 13:26

Il paradosso di Isaac Asimov

Abbiamo fatto un calcolo: ipotizzando 70 kg il peso di un essere umano, se la popolazione mondiale crescesse fino a 14 miliardi di persone, essa peserebbe in totale 980 miliardi di kg.

Perché, si chiederà qualche lettore, fare questo calcolo?

Semplicemente perché Isaac Asimov prima di morire aveva scritto in un aforisma che se la popolazione terrestre avesse raggiunto i 14 miliardi di esseri umani, essi avrebbero avuto un peso superiore a quella della terra, che avrebbe potuto collassare.

Una provocazione che ha provocato preoccupazioni ingiustificate.

Infatti, secondo calcoli scientifici complicatissimi, il peso del globo terrestre è di circa 6 mila miliardi di kg, un valore difficile da scrivere e da leggere, praticamente 6.000.000.000.000.000.000.000.000, 6 seguito da 24 zero.

Chi volesse approfondire il discorso, anche al costo di prendersi un bel mal di testa, potrebbe collegarsi a

https://www.celmi.com/magazine/quanto-pesa-la-terra-e-come-si-fa-a-pesarla.html oppure a https://www.focus.it/scienza/scienze/quanto-pesa-la-terra

Quindi, anche se la popolazione giungesse a 14. miliardi di persone, la terra non crollerebbe, in pratica quella di Asimov è stata solo una provocazione, evidentemente finalizzata a mettere in guardia il genere umano da una proliferazione che non troverebbe le risorse necessarie per vivere e che sarebbe destinata alla estinzione per carestie, pestilenze e tanti altri malanni che già oggi è difficilissimo contrastare.

È molto probabile che questo volesse significare l’allarme di Asimov perché una persona come lui mai avrebbe potuto dire una sciocchezza di tale portata.

Ma chi era questo Isaac Asimov e, soprattutto, era un visionario? Crediamo proprio di no.

Era nato il 2 gennaio 1920 a Petroviči, in Bielorussia, da una famiglia di origini ebraiche.

Nel 1923 la famiglia si trasferì negli a New York, dove Isaac rimarrà per tutta la vita.

Nel 1926 il padre acquista un negozio di dolciumi nel quartiere di Brooklyn e qui, oltre che in altri negozi acquistati in seguito, il piccolo Isaac passa gran parte della sua infanzia.

Le doti straordinarie del bambino prodigio emergono subito; basta pensare, ad esempio, che a soli cinque anni impara a leggere da solo (come il nostro Leopardi) e da quel momento in poi non smetterà più di leggere libri e di studiare.

Leggendarie sono le sue frequentazioni assidue alle biblioteche nazionali, sua unica fonte di “sostentamento” intellettivo nei primi anni della sua vita e per molto tempo ancora.

La passione per la fantascienza lo contagia nel 1929 quando nel negozio del padre (a quei tempi i “candy-stores – negozi di dolciumi” americani vendevano anche giornali e riviste) scopre le riviste di “Science Fiction”, di cui diviene subito un accanito lettore.

Le promesse del giovane vengono ampiamente mantenute e il padre non potrà che essere orgoglioso di un figlio che prima si laurea in Chimica alla Columbia University di New York, (Bachelor of Science Degree, 1939) e che poi, non contento, si laurea anche in Filosofia (Master of Arts, 1941).

Nel 1942 sposa Gertrude Blugerman, e quello stesso anno viene impiegato come chimico presso il Naval Air Experimental Station di Philadelphia.

Durante la Seconda Guerra Mondiale viene arruolato come soldato semplice e inviato prima a Camp Lee (Virginia), poi a Honolulu, dove partecipa al primo esperimento atomico del dopoguerra.

Dopo l’entrata in guerra degli USA, Isaac Asimov lavora come chimico presso la U.S. Navy Yard a Philadelphia.

Tra il 1949 e il 1958 insegna alla prestigiosa Boston University School of Medicine.

Nel 1955 nasce Ribyn Joan, la sua seconda figlia, e gli viene conferito il titolo di professore associato di biochimica. Tra il 1955 e il 1957 alterna l’attività di professore a quella di romanziere.

L’anno dopo nasce il figlio David.

Successivamente, grazie al successo delle sue opere, nel 1958 abbandona l’attività accademica e diventa uno scrittore a tempo pieno.

Nel 1966 riceve il premio Hugo per la “Trilogia della Fondazione”.

Nel 1970 si separa da Gertrude, dalla quale divorzia tre anni più tardi per sposare Janet Jeppson, una giovane psichiatra conosciuta diversi anni prima, e vince il premio Hugo e il premio Nebula.

il Premio Hugo (Annual Achievent Award for Science Fiction Convention – Premio Annuale della Convention di Fantascienza) è assegnato annualmente dal congresso mondiale degli appassionati di fantascienza.

Il Premio Nebula è il premio letterario assegnato dalla Science Fiction and Fantasy Writers of America (Scrittori americani di fantascienza e fantasy) per la migliore opera di fantascienza o fantasia di lunghezza superiore alle 40.mila parole.

 

Nel 1977 Asimov viene ricoverato in ospedale per un attacco cardiaco, che ne minerà la salute anche negli anni successivi. Nel 1979 diventa professore ordinario.

La sua produzione di libri èsterminata, uno scrittore molto prolifico che ha scritto circa 500 opere, oltre a numerosi articoli per riviste specializzate.

Nell’ambiente letterario è nota la sua vena satirica e ironica, che si può riscontrare soprattutto nelle prefazioni di alcune sue opere.

Gli ultimi anni della sua vita sono dedicati alla produzione scientifica, con numerosi articoli di divulgazione sui più disparati argomenti.

Paradossalmente quest’ uomo, che ha fatto immaginare di aver viaggiato molto, anche attraverso lo spazio e il tempo, non amava viaggiare, era terrorizzato dagli aerei e raramente si allontanava da New York.

Conduceva una vita molto semplice, quasi monastica, assolutamente dedito al lavoro.

Asimov si è spento il 6 aprile 1992: era stato infettato dal HIV durante una trasfusione di sangue nel 1983, ma questo è stato rivelato solo dieci anni dopo dalla moglie Janet nella biografia “It’s Been a Good Life”.

Isaac Asimov muore il 6 aprile 1992 in seguito a delle complicazioni nel sistema cardiovascolare, gettando nello sconcerto migliaia di appassionati in tutto il mondo.

Nel 2002, la seconda moglie, Janet Jeppson, rivela che la morte di Asimov era stata provocata dall’Aids, malattia che aveva contratto nel 1983 durante una trasfusione di sangue: sembra che non sia stato lo scrittore a voler mantenere il segreto, quanto più probabilmente l’ospedale, per evitare uno scandalo.

La sua salma è stata cremata e le sue ceneri disperse.

Isaac Asimov è stato uno dei più grandi scrittori di fantascienza e uno degli ineguagliati divulgatori scientifici del mondo.

È stato definito “Viaggiatore del tempo e dello spazio” perché durante la sua vita, come scienziato e scrittore, non si è posto alcun limite, spaziando liberamente dal passato al futuro e indagando in ogni luogo dell’universo.

E’ stato un visionario lucido, tutt’altro che sognatore, molto legato alla realtà effettiva e virtuale (per quanto potesse esserla a quei tempi), e, da vero scienziato, poco avvezzo ad accettare senza approfondimento e verifiche alcuna teoria.

La grande fortuna di Asimov è dovuta al felice connubio tra invenzione letteraria e verità scientifica che riesce a rendere i suoi libri verosimili e fantastici nello stesso tempo, specchi di un futuro possibile.

 

Le opere più significative di Isaac Asimov

Chi avesse il desiderio di approfondire la numerosa produzione di questo ecclettico personaggio può farlo leggendo qui di seguito.

Tra il 1951 e il 1953 escono i romanzi “Il tiranno dei mondi”, “Le correnti dello spazio” “Abissi d’acciaio”, oltre alla famosa “Trilogia della Fondazione”. Nel 1952 è la volta di “Lucky Starr, il vagabondo dello spazio”, primo della fortunata serie su Lucky Starr pubblicata con lo pseudonimo di Paul French, che si concluderà nel 1958. Nel 1953 esce l’antologia “La terra è abbastanza grande”.

Tra il 1955 e il 1957 scrive “La fine dell’eternità” e “Il sole nudo”.

L’anno successivo esce il suo primo romanzo, “Paria dei cieli”.

Più tardi è la volta della raccolta “Io, robot” e del suo primo libro di saggistica.

Il suo ultimo contributo letterario per molto tempo risale al 1959 con l’uscita dell’antologia “Nine Tomorrows”, che presenta racconti scritti negli anni Cinquanta. Dopo il suo maggiore impegno sarà l’attività divulgativa, con l’unica eccezione di “Viaggio allucinante”, ispirato all’omonimo film, pubblicato nel 1966.

Nel 1970 pubblica “Neanche gli dei”, il romanzo preferito di Asimov, vincitore di un premio Hugo e di un Nebula.

Nel 1974 inizia il ciclo dei Vedovi Neri, le storie di un club di amici che si cimentano nell’investigazione, con la raccolta “I racconti dei Vedovi Neri”. Il ciclo si concluderà postumo con la pubblicazione nel 2003 di “The Return of the Black Widowers”.

Nel 1976, in occasione del bicentenario della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America, esce l’antologia “The Bicentennial Man and Other Stories” dal cui racconto principale “L’uomo bicentenario”, è stato tratto l’omonimo film nel 2000.

Nel 1979 pubblica “Isaac Asimov’s Treasury of Humour”e  “Io, Asimov”, in pratica le sue prime autobiografie.

Negli anni Ottanta continua a scrivere racconti per il suo Ciclo dei robot: nel 1983 vengono pubblicati ”L’orlo della Fondazione” e “I robot dell’alba”.

Nel 1984 viene pubblicata una ulteriore l’autobiografia “I. Asimov: A Memoir”.

Tra il 1985 e il 1988 escono “I robot e l’Impero”, “Fondazione e Terra, Preludio alla Fondazione” e “Nemesis”.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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