Questa mattina alle 4:50 l’emisfero settentrionale ha detto addio all’inverno e dato il benvenuto alla primavera.
Quest’anno l’equinozio cade infatti il 20 marzo, in anticipo di qualche ora rispetto allo scorso anno perché il 2020 è un anno bisestile. L’equinozio di primavera, contrariamente da quello che abbiamo imparato da bambini e da quanto stabilito inizialmente dal Concilio di Nicea nel 325 d.C. e poi confermato nel 1582 da Papa Gregorio XIII, non cade necessariamente il 21 marzo. Se la data oscilla tra il 19 e il 21 marzo è grazie al calendario gregoriano e all’introduzione degli anni bisestili.
Il termine equinozio deriva dal latino aequinoctium, composto dalle parole aequus, che significa uguale, e nox, che significa notte. L’equinozio di primavera corrisponde a una uguale durata del dì e della notte perché quando il Sole si trova all’equinozio rimane 12 ora sopra l’orizzonte e 12 ore sotto. Dopo l’equinozio di primavera il dì continua ad allungarsi ogni giorno nell’emisfero settentrionale fino al solstizio d’estate: a quel punto le ore di luce cominceranno a diminuire, tornando pari a quelle di buio nell’equinozio d’autunno.
La pianta simbolica dell’Equinozio di Primavera è il trifoglio. Esso rappresenta le tre parti dell’esistenza umana (mente, corpo e anima), le tre incarnazioni della Triplice Dea (fanciulla, madre e vecchia) e i tre regni di terra, mare e cielo.
Gli antichi Egizi costruirono la Sfinge di Giza in modo che fosse diretta verso il punto in cui il sole sorge nel giorno dell’Equinozio di Primavera. A Stonehenge, in Inghilterra, nel giorno dell’equinozio il sole sorge esattamente tra due enormi massi, posizionati circa 4.000 anni fa. Nella Cristianità la data è significativa perché la Pasqua cade sempre la prima domenica dopo la prima luna piena dopo l’Equinozio primaverile.
L’Equinozio di primavera è un momento speciale nel quale si sprigiona energia nel nostro pianeta. Energia per piantare, per crescere, per rinnovare le nostre vite. Quest’anno milioni di italiani passeranno il giorno dell’equinozio di primavera in casa, a causa dell’emergenza sanitaria e delle restrizioni emanate dal governo per limitare la diffusione del coronavirus. Potremo goderci il tepore del sole dalle finestre o, per chi può dalle terrazze e dai giardini.