Da anni lamentiamo che le nostre stagioni estive sono sempre più torride, colpa delle mutate condizioni climatiche, in definitiva colpa nostra.
Poi ci si mette anche Ulisse, che quotidianamente pubblica i bollettini delle condizioni meteo a cura di Remo Angrisani; ma che diamine, si sbagliasse almeno una volta, invece “ci azzecca” sempre, sembra che goda a farci ulteriormente deprimere, come se già non bastasse la pandemia.
E si è aggiunta, questa estate, pure la Coldiretti, la quale, bontà sua, ha pubblicato i dati relativi ai mq di verde per abitante, eil sud risulterebbe, come sempre, il fanalino di coda; secondo Coldiretti la media italiana sarebbe di circa 34 mq circa ad abitante.
Ma non sembra proprio così, perché, da una rapida indagine, sembra che la città più virtuosa d’Italia nel rapporto verde per cittadino sia nientepopodimeno Matera, 984 m2 per cittadino; ovviamente il dato è da considerare con molta cautela in quanto è rapportato al numero dei residenti.
Noi che consideriamo tra le più virtuose Merano, abbiamo fatto un rapido calcolo, basato sui dati ufficiali del comune, dal quale risulta che ciascun abitante gode di circa 59mq di verde pubblico: una città che giustamente viene definita “città giardino”.
In tutto il paese la situazione è variegata: vi sono città con il rapporto molto basso, 15,2 a Messina, 17,1 a Roma, 17,8 a Milano, 22,2 a Firenze; emerge Venezia con 42,4 a persona, ma sprofonda Bari con 9,2.
Qualche giorno fa siamo stati costretti ad andare a Napoli, e girando per le periferie, zona Fuorigrotta, Soccavo. Marano, Qualiano e dintorni, oltre al degrado spaventoso nel quale sono lasciate quelle periferie estreme, tra spazzatura e discariche a cielo aperto, ci siamo resi conto che il verde è semisconosciuto, qualche alberello di tanto in tanto e niente di più; uno squallore.
Questo comporta che nelle città con più basso rapporto di verde per abitante, la temperatura può innalzarsi da 1 a 3 gradi, in quelle zone di Napoli anche di più.
E mentre speriamo nell’arrivo dei miliardi dall’Europa, finalizzati anche alla transizione ecologica e conseguente miglioramento delle condizioni climatiche, nel frattempo subiamo il caldo e l’afa iniziati da qualche giorno, invocando qualche consistente scroscio di pioggia estiva che almeno per qualche ora porti refrigerio.
Frattanto tutti sanno che l’eccessivo caldo, così come l’eccessivo freddo, influiscono pesantemente in special modo sulle persone di una certa età; si calcola che per l’una e l’altra cosa i decessi siano almeno 10.mila ogni anno.
Per cercare ti tamponare, “Senior Italia Federanziani”, un’Associazione senza fini di lucro che ha come scopo la tutale dei diritti i e la migliore qualità di vita degli anziani, fino a questo momento semi-sconosciuta, ha recentemente pubblicato una specie di decalogo che potrebbe essere un salvavita.
La prima regola è tenersi aggiornati sulle rilevazioni delle ondate di calore divulgate dal Ministero della salute consultando il link
https://www.salute.gov.it/portale/caldo/homeCaldo.jsp
In verità chi segue questo giornale è avvantaggiato perché quotidianamente ci aggiorna.
Altra regola, rivolta ai figli, parenti, badanti eccetera, è quella di tenere gli anziani costantemente sotto osservazione, per evitare disattenzioni che potrebbero provocare serie conseguenze.
Ai pericoli collegati direttamente alle ondate di calore si sommano poi quelli della solitudine, piaga che affligge purtroppo molti anziani e che in questi mesi estivi si acuisce con conseguenze spesso irreparabili.
Quest’anno, come quello precedente, a rendere ancora più difficile la situazione c’è il Covid-19.
E se è vero che le vaccinazioni degli anziani hanno ormai preso una svolta positiva, non si deve dimenticare che ad oggi risultano ancora non vaccinati 2,8 milioni di over 60.
Da questo prende avvio una serie di raccomandazioni; a quelle consuete come il distanziamento, uso di mascherine, e tutte le buone regole, si devono aggiungere le norme specifiche contro le ondate di calore in questa stagione.
“Quest’anno e mezzo di pandemia ha sicuramente messo sotto la lente dell’attenzione pubblica il problema della fragilità degli anziani -ha dichiarato Roberto Messina, Presidente di Senior Italia FederAnziani- ma non vorremmo che, non appena si diffonderà la percezione di un imminente superamento del problema pandemia, si torni ad abbassare la guardia. I nostri nonni sono preziosi sempre e comunque e la loro vulnerabilità è sottoposta a molte insidie, spesso gravi, come è quella del caldo estivo: stiamo lottando per abbattere un virus, che tante vittime ha fatto tra i nonni, ma quante volte superficialità, ignoranza e, purtroppo, menefreghismo hanno provocato vere e proprie stragi nelle stagioni estive? Quanti nonni sono morti di solitudine? Vogliamo dire basta: è ora di arginare definitivamente questa orribile piaga. E’ spesso sufficiente seguire delle semplici regole di comportamento, con senso di responsabilità, per evitare una morte”, sottolinea.
Ecco il decalogo “salvavita” di Senior Italia FederAnziani per far fronte all’emergenza caldo:
1) Non uscire nelle ore più calde della giornata, ovvero dalle 12 alle 17.
2) Bere almeno un litro e mezzo di liquidi al giorno, in modo da reintegrare le perdite quotidiane di sali minerali. Evitare bevande alcoliche, gassate, troppo zuccherate e troppo fredde. Non eccedere con caffè o tè.
3) Consumare pasti leggeri. Preferire pasta, frutta, verdura, gelati alla frutta. Evitare cibi grassi e piccanti.
4) Arieggiare l’ambiente dove si vive, anche con l’uso di un ventilatore, evitando di esporsi alla ventilazione diretta.
5) Tenere il capo riparato dal sole.
6) Indossare abiti leggeri, non aderenti, di colore chiaro e tessuti naturali perché le fibre sintetiche ostacolano il passaggio dell’aria.
7) Non esporsi al sole in modo prolungato. Se, in seguito a un’eccessiva esposizione, dovesse insorgere mal di testa, fare impacchi con acqua fresca per abbassare la temperatura corporea.
8) Non restate all’interno di automobili parcheggiate al sole.
9) Non interrompere le terapie mediche, né sostituire di propria iniziativa i farmaci che si assumono abitualmente. Consultare sempre il medico per ogni eventuale modifica delle cure che si stanno seguendo.
10) Se è possibile, è consigliabile andare in vacanza in località collinari o termali preferibilmente vicine nel rispetto delle restrizioni.
Senior Italia FederAnziani rivolge un pressante invito alle persone vicine agli anziani: “Non lasciateli soli -ribadisce Messina- state vicino ai nostri senior, ovviamente nel rispetto delle regole di sicurezza che si rendano necessarie nel contesto del Covid. E’ un appello sempre valido, ma ancor di più in questo periodo dell’anno ad alto rischio. Chiamateli al telefono e, quando possibile, attraverso tutti gli strumenti digitali a disposizione. Anche una videochiamata può essere, in alcuni momenti, un segno di vicinanza importante. Non vi stancate di chiedere se hanno bisogno di qualcosa, perché a loro è impedito di uscire di casa per gran parte della giornata per i rischi del caldo. E provvedete voi ai loro bisogni essenziali ogni volta che per loro non è possibile farlo da soli. Ricordate loro di seguire le terapie, perché interromperle o modificarle, senza il parere del medico, può avere serie conseguenze. E se è possibile, portateli in vacanza con voi. Aiutateli a vivere un’estate serena e assicuratevi che seguano le regole fondamentali del nostro decalogo ‘salvavita’.
“Non abbandonateli, perché i nostri anziani sono le radici del nostro presente e del nostro futuro”, conclude il presidente di Senior Italia FederAnziani.
E’ un appello che anche il nostro giornale sottoscrive.