Mi voglio mantenere sul leggero ed evitare, almeno in questo momento, di impelagarmi negli innumerevoli problemi legati al Covid.19, ai vaccini, al caos AstraZeneca e alle varie altre amenità dalle quali siamo costantemente bombardati.
Voglio, invece, dedicare le mie attenzioni a due “cafoni”, due rappresentanti istituzionali, il primo è Recep Tayyip Erdoğan, l’arrogante e violento dittatore della Turchia, l’altro è Charles Michel, l’ineffabile e compassato Presidente del Consiglio europeo.
Erdogan ha invitato ad Ankara sia la Presidente del Parlamento Europeo, Ursula von der Leyen, sia il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel.
E’ accaduto che Erdogan ha fatto predisporre solo due poltrone, per lui e per Charles Michel, “dimenticando” una terza poltrona per la Ursula von der Leyen.
“Errare humanum est”, può capitare una “dimenticanza”, anche se a quei livelli una cosa del genere non si giustifica.
Ma la cosa più grave è che i due affabili gentiluomini si siano comodamente seduti sulle due poltrone, e nessuno dei due, constatato il fatto, abbia sentito il dovere di alzarsi per cedere la poltrona alla von del Leyen, la quale, spaesata, e sensibilmente imbarazzata, è andata a sedersi sul divano di fronte.
Sembra che qualcuno abbia voluto giustificare l’accaduto richiamandosi ad un protocollo all’uopo stipulato, ma sembra strano che possa essere previsto, in un protocollo, una cosa del genere.
Ma se pure così fosse, di fronte all’imbarazzo della von der Leyen, entrambi i due maschietti avrebbero dovuto quanto meno alzarsi e cederle una di esse, come avrebbe fatto qualsiasi persona bene educata, o magari aspettare in piedi che venisse portata una terza poltrona; e non tanto perché erano in presenza di una delle massime autorità dell’UE, ma principalmente perché le norme del buon galateo e del saper vivere non consentono di lasciare in piedi una signora, facendo finta di niente.
Lasciamo stare cariche, protocolli e diavolerie del genere, ma una donna va rispettata in quanto tale, perché esprime grazia, gentilezza, dolcezza, affabilità, virtù che a Ursula non mancano, cose alle quali i maschietti poco educati non fanno caso, ma che sono i pilastri del saper vivere.
Io al loro posto mi sarei vergognato, come uomo e come italiano; ma evidentemente noi abbiamo un’altra cultura che ci deriva dai nostri padri letterati, filosofi, pensatori, dei quali cito, come esempio, il nostro Sommo Dante Alighieri.
Qualche arguto giornalista, ha rivelato che Charles Michel si è giustificato dicendo “ho visto lo sgarbo ma ho deciso di soprassedere per concentrarmi sulla sostanza dell’incontro”, facendo una ulteriore gaffe, perché già poco prima aveva accelerato il passo per arrivare prima di Ursula alle poltrone; e il suo viso accusa il compiacimento.
Da ciò deriva il sospetto che abbia voluto dare uno schiaffo alla Presidente del Parlamento europeo, facendo chiaramente emergere che non è tanto pacifico il rapporto tra le varie istituzioni dell’UE, tra le quali c’è una rivalità inconcepibile e ingiustificabile, specialmente tra Parlamento e Governo.
L’altra pedina, Erdogan, non è da meno, ma per una ragione del tutto diversa, vale a dire il mancato accoglimento della richiesta della Turchia di entrare a far parte dell’UE, diniego che la stessa Ursula von der Leyen ha espresso in considerazione della assoluta mancanza di libertà vigente in quel paese, e di altre caratteristiche non in linea con i principi della stessa.
Ma, pure se fosse così, e certamente lo è, a mio avviso questi due personaggi, saranno potenti ma non sono affatto due gentiluomini, e ad essi, dal mio piccolo, di sento in diritto di mandare un messaggio: siete degli emeriti cafoni, vergognatevi.
9 aprile 2021 – By Nino Maiorino – Ritengo doveroso correggere un imperdonabile equivoco commesso a proposito di Ursula von der Leyen, la quale è stata erroneamente indicata come Presidente del Parlamento dell’UE, mentre invece è Presidente della Commissione europea. Infatti il Presidente del Parlamento è l’italiano Davide Sassoli. Chiedo scusa ai lettori.