L’assassinio della giovane deputata laburista Jo Cox fa scalpore non solo per la tragedia in sé, ma anche perché avvenuta nella civilissima Inghilterra. Dell’uccisore si sa al momento poco, quel che è certo è che la Cox si era schierata contro l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue in questa campagna referendaria molto accesa, che si concluderà il prossimo giovedì 23 giugno. Molto probabilmente l’omicida è semplicemente un esaltato, uno dei tanti squilibrati che sono in giro per il mondo. In ogni caso, resta la gravità dell’accaduto. E, di sicuro, rappresenta un monito per tutti, politici e operatori dell’informazione in primo luogo, a tenere toni più moderati per evitare di esacerbare gli animi. Le parole a volte, ben al di là delle intenzioni di chi le pronuncia, possono costituire un incitamento alla violenza per lo svitato di turno. E’ quello che forse è avvenuto ieri in Inghilterra, dove la democrazia ha una storia lunga e consolidata. Figurarsi da noi, dove non solo le tradizioni democratiche non sono altrettanto antiche e radicate, ma soprattutto per il nostro carattere certamente più passionale rispetto al rinomato aplomb britannico. (foto Giovanni Armenante)