“La camorra è nel dna dei napoletani” è l’affermazione attribuita a Rosy Bindi, presidente della Commissione antimafia. La dichiarazione è di inaudita gravità ed assolutamente inaccettabile. La Bindi, però, ha poi chiarito: “Non ho mai parlato di dna. Credo che le camorre siano un elemento costitutivo della storia e della sociologia di questa città e di questa ragione così come le mafie sono elementi costituivi della storia, della sociologia e dell’economia italiana. Prenderne consapevolezza, non negarlo, è il primo atto per combatterle». Detta così, quantunque cruda e discutibile, l’espressione è molto più accettabile. Su una cosa la Bindi ha di sicuro ragione, ovvero che “non negare la camorra è il primo atto per combatterla”. La questione, in fondo, è anche di tipo culturale. In altri termini, occorre avere piena consapevolezza della realtà in cui si vive e lottare per cambiarla, cominciando da una quotidianità che dovrà essere sempre più impregnata di legalità, responsabilità e senso civico. Nel contempo, occorre rimuovere le tante, troppe cause di disagio economico e sociale e, in generale, serve più presenza dello Stato. Uno sforzo titanico, insomma, ma obbligato. Altro che dna… (foto Giovanni Armenante)
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Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.