Dopo la breve pausa ferragostana, riprendiamo la nostra rubrica con una notizia vacanziera che arriva dalla Spagna, per la precisione dalle Baleari. «Non vogliamo più gli italiani». A dirlo sono gli abitanti dell’isola di Formentera, che ritengono i nostri turisti rumorosi, arroganti, maleducati, chiassosi. A maggior ragione dopo l”incendio provocato da un italiano sull’isolotto di Espalmador con il lancio di un razzo da un’imbarcazione da diporto. E ancora: gli isolani sostengono che gli italiani sono dei villani, gridano sempre, fanno confusione per le strade con gli scooter e non hanno nessun tipo di rispetto per la natura. Insomma, cafoni made in Italy. E di sicuro non rimediamo una bella figura, anzi. D’altra parte, non occorre andare a Formentera per apprezzare la cafonaggine italica, l’assoluta inosservanza delle regole, quali che esse siano, la mancanza di rispetto per l’ambiente, sempre pronti come siamo a insozzare tutto quanto è patrimonio pubblico. Certo, non è il caso di generalizzare, per carità. Tuttavia, soprattutto in questa stagione, basta andare sulle nostre spiagge per trovare di tutto: bottiglie di vetro e lattine abbandonate, buste di plastiche di tutte le misure e tipologie, mozziconi di sigarette, sporcizia e rifiuti vari disseminati un po’ ovunque. Sarà pure colpa di una minoranza di screanzati, ma è una minoranza dura a morire e di sicuro si fa assai poco per renderla meno bifolca e soprattutto meno numerosa di quanto oggi purtroppo sia. (foto Giovanni Armenante)
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Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.