Salerno. Nella gara che vale una stagione l’Arechi non tradisce e accoglie i suoi beniamini con il solito entusiasmo che si respira nel principe degli stadi. A una settimana dallo scialbo pareggio contro il Bari sfida da dentro o fuori. Per la Salernitana finisce il sogno play off, ma vediamo com’è andata.
Cronaca. Bollini conferma il modulo apportando dei correttivi per squalifiche e infortuni. Difesa con Gomis a guardia dei pali, Bittante, Tuia, Bernardini e Vitale; in mezzo Ronaldo con Zito e Minala; davanti spazio a Donnarumma con Coda e Sprocati. Ancora cinque uomini diversi rispetto all’ultimo turno. Il Frosinone risponde con gli uomini annunciati e con un piglio che non si vedeva da tempo.
La Salernitana prova a costruire ma gli uomini di Marino vanno subito vicino alla rete con Sammarco in acrobazia. Solo il preludio del goal che arriva poco dopo. È l’ottavo quando Tuia, dopo una buona lettura, esce palla al piede ma, come spesso gli capita, confida troppo sui propri mezzi, così perde palla e la micidiale ripartenza dei ciociari termine con la rete di Mazzotta. Difficoltà in difesa e a centrocampo, la Salernitana non riesce a ripartire così subisce il raddoppio al 17’. Ancora Mazzotta protagonista con un cross rasoterra con la fortuita deviazione di Bittante che infila l’incolpevole Gomis. Primi venti minuti da incubo per i Granata che sembrano spaesati e confusi oltremodo. Il dominio frusinate potrebbe essere interrotto da un rigore per un fallo su Minala ma l’arbitro Pasqua non è dello stesso avviso. Poi ancora Frosinone vicino al goal in più occasioni. Terzo goal che matura nel recupero del primo tempo dove succede di tutto: espulsione giusta di Minala, manca quella di Gori e rigore regalato al Frosinone che così trova il terzo goal. Rientro negli spogliatoi molto teso.
Nella ripresa Bollini prova ad aggiustare la squadra inserendo Improta per Bittante e i primi minuti sembrano dargli ragione. Approccio dei Granata totalmente diverso e buone manovre in attacco. Col passare dei minuti la verve salernitana si spegne e il Frosinone controlla agevolmente. Nel finale il sig. Pasqua, forse per ripagare l’errore del rigore assegnato al Frosinone, regala un penalty anche alla Salernitana per un presunto fallo su Ronaldo, Coda trasforma e interrompe il suo lungo digiuno, vera spiegazione dei mancati play off granata.
La nota. Minala imperdonabile: la sua leggerezza a fine primo tempo chiude definitivamente una gara già ampiamente compromessa. La Salernitana, e forse Bollini, hanno affrontato il Frosinone con troppa presunzione mentre gli uomini di Marino concentrati e feroci non hanno mollato nulla e mostrato tutta la loro superiorità aiutati dalle leggerezze dei granata. Tuia, che pure ha disputato una buona stagione, con un errore ha dato il via alla vittoria ospite. Bittante sempre insicuro ha regalato il goal del raddoppio, ma tutti hanno giocato sotto le proprie possibilità: Gomis incerto, Ronaldo impreciso, Zito farraginoso, Coda e Sprocati non pervenuti, Donnarumma volenteroso. L’unico a salvarsi Bernardini dopo che Vitale si fa cacciare nel finale. Era lecito attendersi molto di più ma bisogna onestamente riconoscere che gli avversari si sono dimostrati più forti sotto ogni punto di vista.
Sala Stampa. Bernardini molto amareggiato e molto onesto si rifiuta di commentare le immagini inerenti il rigore assegnato al Frosinone ma dice: “Sono molto arrabbiato e deluso per la nostra prestazione non certo per la prestazione dell’arbitro.” Parole che servono a poco ma che rendono onore e merito ad uno dei migliori protagonisti dell’anno.
Bernardini una colonna dalla quale ripartire per il prossimo anno, anche se ora bisogna chiudere nel migliore dei modi il campionato e cercare il riscatto sin dalla prossima trasferta di Carpi.