scritto da Christian De Iuliis - 23 Marzo 2020 12:17

L’ARCHRITICO L’Ospedale utile mai nato

Pogerola è un borgo di poco più di mille anime, frazione di Amalfi, situato sul versante occidentale del monte Falconcello, a circa 250 metri sul livello del mare.

Un luogo solitario con alcune chiese dal fascino immutato e dal quale si gode una vista spettacolare.

Pogerola sarebbe ancora più incantevole se, dalla fine degli anni sessanta del secolo scorso in poi, gli uomini non avessero deciso di sfigurarlo costruendo una serie di edifici del tutto fuori scala, tipologicamente e paesaggisticamente devastanti. Uno di questi, della fine degli anni 70, che prevedeva 250 appartamenti tra cooperative e IACP, venne approvato dall’Amministrazione comunale allora vigente, si diedero inizio ai lavori ma rimase incompleto.

Contro questo scheletro in cemento armato, l’episodio più eclatante di quello che è noto come il “Sacco di Pogerola”, si è battuta l’associazione ambientalista “Italia nostra” fino ad ottenere la sentenza definitiva di demolizione, giunta nel 1996. Da qui, la costituzione del comitato “Pro Pogerola” che ha raccolto 700 firme per sollecitare il Comune ad eseguirne l’abbattimento.

Ma finora nulla si è mosso.

Ma c’è una storia ancora più paradossale che riguarda Pogerola e che affonda le radici ancora prima nel tempo. E’ l’assurda vicenda dell’ospedale “San Michele”. Ideato a inizio anni sessanta, per essere un “antitubercolare”, posizionato in cima ad un rilievo del borgo, quando Pogerola ancora si raggiungeva a dorso di mulo, il complesso venne successivamente individuato per diventare l’ospedale della costiera amalfitana.

Da là una sequela di avvenimenti e sprechi tipicamente “italiani”, miliardi di lire dissipati, il concorso-farsa per l’assunzione dei primari, le sale operatorie perfettamente attrezzate e il seguente abbandono della struttura con la sua inevitabile vandalizzazione.

Una storia della quale, negli anni, si sono occupate diverse trasmissioni televisive, giornali e siti internet, e sulla quale ognuno, ritrovando notizie in rete, si può formare un’idea.

Nell’emergenza di questi giorni, la storia dell’ospedale “San Michele” di Pogerola, mai nato, torna d’attualità.

Pur con la sua infelice posizione, quanto sarebbe stato utile?

Christian De Iuliis

https://www.christiandeiuliis.it/ – https://twitter.com/chrideiuliis

Le foto dell’archivio Cederna relativi alla costruzione degli edifici a Pogerola (anni sessanta):

http://www.archiviocederna.it/cederna-web/scheda/foto/IT-SSBA-RM-AS00132-01326/2/Pogerola-di-Amalfi-SA.html

Il servizio di “Striscia la notizia” (2015) dedicato all’ospedale di Pogerola:

https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/ospedale-di-pogerola-fraz-amalfi-salerno-_22606.shtml

Il servizio di “Dalla vostra parte” (2016) – Requiem per l’ospedale:

https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/dallavostraparte/requiem-per-lospedale_FAFU000000591973

“Amalfi, l’ospedale fantasma” articolo di E. Bertolotto, comparso su Repubblica (2002):

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/05/30/amalfi-ospedale-fantasma.html?refresh_ce

Nasce, vive, vegeta in costa d’Amalfi. Manifesta l’intenzione di voler fare l’architetto, nel 1984, in un tema di quarta elementare, raggiunge l’obiettivo nel 2001. Nel 2008 si auto-elegge Assessore al Nulla. Nel 2009 fonda il movimento artistico-culturale de “Lo Spiaggismo”. Avanguardia del XXI^ secolo che vanta già diversi tentativi di imitazione. All’attivo ha quattro mezze maratone corse e due libri pubblicati: “L’Architemario – volevo fare l’astronauta” (Overview editore – 2014) e “Vamos a la playa – Fenomenologia del Righeira moderno” (Homo Scrivens – 2016). Ha ricevuto premi in diversi concorsi letterari. Si definisce architetto-scrittore o scrittore-architetto. Dipende da dove si trova e da chi glielo chiede.

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