Il decreto rilancio, approvato dal governo, all’art. 25 ha introdotto la norma relativa al Contributo a Fondo Perduto. Tale contributo è stanziato per autonomi ed aziende che si trovano in difficoltà economica e rientra tra le misure per imprese ed economia.
Il contributo a fondo perduto è un tipo di finanziamento concesso in genere dalla Pubblica Amministrazione alle imprese e ai lavoratori autonomi.
La caratteristica specifica che lo distingue da altri tipi di incentivi alle imprese, è rappresentata dal fatto che non prevede restituzione, né maturazione di interessi. Spetta a coloro che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita IVA. Tra gli aventi diritto sono comprese anche le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro.
Il contributo può essere richiesto dai soggetti che hanno subìto danni a seguìto della crisi sanitaria e in presenza di determinati requisiti.In particolare, possono richiedere il contributo a fondo perduto i titolari di partita IVA esercenti attività d’impresa, lavoro autonomo e di reddito agrario:con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019;se il fatturato di aprile 2020 ha subito una riduzione del 33% rispetto al fatturato di aprile 2019;se hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019.
Sono esclusi: soggetti la cui attività risulti cessata alla data del 31 marzo 2020;gli enti pubblici;gli intermediari finanziari;i beneficiari del reddito di ultima istanza;i professionisti iscritti agli Ordini.
Per calcolare correttamente gli importi del contributo a fondo perduto si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi.L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato di aprile 2019:20% per soggetti con ricavi o compensi non superiori a 100.000€;15% per soggetti con ricavi o compensi compresi tra 100.000€ e 400.000€;10% per soggetti con ricavi o compensi compresi tra 400.000€ e 5.000.000€.
Il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi. L’importo minimo del contributo a fondo perduto in ogni caso sarà pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi.
Per poter ottenere il contributo a fondo perduto, i soggetti in possesso dei requisiti devono fare domanda all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente in via telematica.La domanda può essere presentata anche da un intermediario abilitato, delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate o ai servizi per la fatturazione elettronica.
Alla domanda per ottenere il finanziamento va allegata anche l’autocertificazione di regolarità antimafia.