scritto da Marianna Lucibello - 10 Dicembre 2019 13:26

ALIMENTAZIONE, CORPO, EMOZIONI Verità e bugie sul cibo/5

Questa nuova rubrica nasce per esplorare il nostro rapporto con il cibo, il corpo e le emozioni, per rendervi sempre più partecipi, accompagnarvi in un percorso di conoscenza, guidarvi verso scelte alimentari e di stili di vita consapevoli. In definitiva aiutarvi a trasformare l’attuale ossessione per il cibo ed il corpo in una sana attenzione.

 

Il mercato equo e solidale vs chilometro zero?

 

Considerando quindi i benefici in termini di miglioramento dello stato di salute che sarebbero conseguenti ad una dieta più equilibrata con l’aumento del consumo di frutta e verdura, non ha più tanto senso parlare solo in termini di emissioni di gas serra, consumi energetici e chilometri zero! Pensiamo ad esempio al mercato “equo e solidale”.

Questo nuovo modello di produzione ha permesso ad alcuni paesi in via di sviluppo di migliorare la condizione economica di molti cittadini con le esportazioni dei propri prodotti. Le blocchiamo perché non sono a chilometri zero? Rincorrendo questa ennesima illusione minacciamo di peggiorare di nuovo la vita di migliaia di piccoli produttori. Alcuni di questi paesi inoltre producono vegetali e frutta in modo “biologico”, ma qualche associazione protezionista occidentale negli ultimi tempi sta tentando di bloccarne la certificazione per impedirne la diffusione.

La motivazione? I prodotti che viaggiano in aereo non possono usufruire della certificazione di “biologico”. I chilometri zero a volte sembrano richiamare quel triste anatema pronunciato in Italia, non molto tempo fa, da una minoranza  secessionista: “padroni (e mangioni) in casa propria”.

Tanto altro ci sarebbe di letteratura su questi temi che si sono trasformati in vere e proprie battaglie di religione. Ma il nostro intento è farvi almeno cominciare a riflettere, e per aiutarvi su questo percorso di decontaminazione intellettuale, vi propongo altri piccoli e quotidiani esempi di attribuzioni di valori non affatto dimostrati dalla ricerca scientifica. Fra questi i più eclatanti ed in voga riguardano la presunta bontà dello zucchero di canna rispetto a quello raffinato, il potere ingrassante della pasta rispetto agli altri alimenti, l’inopportunità per la frutta di essere consumata ai pasti, le proprietà del caffè e di altri alimenti che puntualmente vengono glorificate o condannate, e via di seguito.

A proposito dello zucchero l’Istituto Italiano di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione afferma: “Non è vero che il valore calorico e le caratteristiche nutritive dello zucchero grezzo siano diverse dallo zucchero bianco. Lo zucchero grezzo è semplicemente uno zucchero non totalmente raffinato. Le differenze di colore e sapore dipendono dalla presenza di piccola quantità di residui vegetali che non vantano particolari significati nutrizionali”.

Abbiamo riportato solo pochi esempi, qualche citazione delle tante possibili per provare a sgombrare il campo da congetture e fantasie che alimentano quotidianamente la nostra tavola. Ma è difficile ritrovare la rotta e non perdersi nel grande mare  (5 – continua)

Biologa nutrizionista, Specialista in disturbi alimentari, Laurea magistrale in Psicologia Clinica e della Riabilitazione

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