Sì, viaggiare: resta forte la propensione al viaggio degli italiani
L’indice di propensione al viaggio elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli, rimane ad ottobre su valori elevati. Expo grande successo per l’83% degli italiani, che continuano ad optare per viaggi più frequenti ma meno lunghi rispetto a qualche anno fa.
Anche se in leggero caso rispetto a settembre, ad ottobre l’indice di propensione al viaggio degli italiani elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli, resta su valori elevati visto che il valore è comunque cinque punti superiore, il 9% in più, a quello registrato nell’ottobre del 2014.
La spinta all’ottimismo nel turismo è venuta soprattutto da Expo, i cui cancelli sono stati oltrepassati da circa 22,1 milioni di visitatori con quattro intervistati su cinque rimasti soddisfatti dell’evento. D’altra parte, tre italiani su quattro sarebbero favorevoli a candidare nuovamente l’Italia come destinazione di un evento simile e l’83% lo giudica un grande successo.
A influenzare negativamente l’indice di propensione ci sono invece in primo luogo l’incertezza internazionale e la paura che possa scoppiare un nuovo conflitto globale, fattore che preoccupa quattro italiani su dieci, mentre scende la percentuale di chi ha paura di volare (il 2%, in forte calo rispetto al marzo scorso). Rimane stabile la quota dei connazionali che preferiscono trascorrere le proprie vacanze in Italia, sono quasi otto su dieci.
Quanto alla meta preferita per i prossimi tre mesi, a spuntarla è il Trentino Alto Adige, seguito da Toscana e Lazio. La Lombardia, che negli ultimi mesi era al centro dell’interesse dei viaggi degli Italiani anche grazie ad Expo, scende invece in quarta posizione. La Spagna rimane in posizione di leadership a livello europeo, davanti a Regno Unito e Germania, mentre gli Stati Uniti crescono nelle preferenze delle destinazioni a livello globale, davanti ai Caraibi. Soffrono invece le mete del Nord Africa, anche a causa del clima d’incertezza presente nel quadrante medio-orientale.
Il numero medio di notti per viaggio per i prossimi tre mesi rimane stabile a 3,7, mentre gli italiani continuano ad optare per viaggi più frequenti ma meno lunghi rispetto a qualche anno fa.