Intervista alla dirigente scolastica Stefania Lombardi: «Renderemo concreto lo slogan “Genoino, un passaporto per il tuo futuro”»
Il viaggio di Ulisse nelle realtà scolastiche dell’istruzione secondaria di secondo grado della nostra città continua incontrando la dottoressa Stefania Lombardi, dirigente scolastica di una delle più importanti istituzioni scolastiche metelliane: il Liceo Scientifico “Andrea Genoino”
Alla Dirigente Scolastica, dal settembre 2018, del Liceo Scientifico “Andrea Genoino” è d’obbligo chiedere innanzi tutto come la scuola, nelle sue varie componenti, sta vivendo questi mesi di chiusura forzata e di didattica a distanza?
Gentilissimo direttore, la comunità del Genoino ha vissuto questi mesi con grande dispiacere per la necessità di rinunciare al contatto fisico con i propri ragazzi, contatto che costituisce una delle principali dimensioni dell’apprendimento, strutturato da aspetti cognitivi, emotivi, psicologici, relazionali, fisici. Tuttavia al senso di frustrazione abbiamo reagito con il senso di responsabilità, con la competenza che,allo stesso tempo, consente e obbliga eticamente i docenti a mettere in campo tutte le metodologie possibili, quando una delle suddette dimensioni viene a mancare. Nessuna metodologia è stata trascurata, da quelle ormai patrimonio della scuola, come il metodo scientifico IBSE, l’utilizzo del pensiero computazionale come strategia generaleper risolvere i problemi, il Cooperative Learning, la FlippedLessons, la Peer to Peer education, a quelle di più recente introduzione, come il Debate, e specifiche per la didattica digitale integrata, quali: software su cloud, video maker,social networks, software applicativi specifici per ogni disciplina.
Voglio tuttavia, ancora una volta, con rammarico sottolineare che la scuola si è trovata a dover sostenere con scarse risorse, soprattutto in termini di spazi, il rientro a settembre. Inizialmente, durante gli esami di stato, avevamo garantito un distanziamento di 4 mt, su indicazioni ministeriali, misure che man mano gli organi competenti, come il CTS, facendo di necessità virtù, hanno diminuito. Per non parlare del triste controsenso nell’utilizzo delle mascherine, facoltative ad ottobre, con alti numeri di contagio, obbligatorie a dicembre, quando in Campania il contagio era parzialmente in calo, quasi una beffa rispetto alle tanto declamate misure specifiche, regione per regione,. Per non parlare dei termoscanner, che dovunque ci si rechi ti riportano una temperatura diversa.
I tavoli tecnici, con il comune, la provincia, non sono mancati, ma la principale richiesta per contrastare la pandemia all’interno delle scuole, cioè l’ampliamento degli spazi, non è mai stata soddisfatta, ma questo era prevedibile. Quello che invece ha lasciato esterrefatti è che a fronte di continui monitoraggi settimanali, e richieste sul fabbisogno dei trasporti, nulla è cambiato, come se le segreterie non avessero nienete da fare. Il protocollo di sicurezza, inoltre, prevedeva che i positivi al Covid fossero comunicati a scuola dal dipartimento di prevenzione, che avrebbe ugualmente dovuto valutare se e quali classi chiudere. Nulla di tutto questo è successo.
Un’estate senza respiro fino al 15 ottobre, per allestire salette covid, individuare i referenti covid, per formulare e diffondere a tutti gli stakeholder, attraverso eventi formativi, conferenze, realizzazione di video, le misure igienico – sanitarie da adottare. Un’organizzazione capillare per mettere in campo percorsi con il distanziamento, ingressi scaglionati, turni di pulizia ad ogni ricambio d’ora, particolarmente accurata nei laboratori,con disinfettazione, ad ogni utilizzo, di schermi e tastiere dei pc, e degli attrezzi in palestra.
Eppure, la tensione era alle stelle, con la consapevolezza che si partiva e si ripartirà, per legge, da spazi appena sufficienti, e che ancora al 25 dicembre l’ampliamento dei trasporti è scritto sulla carta, i rapporti con l’ASL non sono iniziati, ai tavoli con le prefetture i DS non sono presenti.
In ogni caso, ritornando al nostro piccolo ma doveroso excursus storico, perché la storia, lei m’insegna, dovrebbe aiutare a comprendere il presente, siamo partiticon una presenza al 50 %,ossia con l’unica possibilità sensata che avevamo di garantire il distanziamento di 1 mt previsto dal protocollo MIUR – OO.SS, dunque un’ipotesi dunque già a giugno formulata e realizzata a settembre grazie alla professionalità di docenti e segreteria, cui dopo sei mesi sembra essere arrivato anche lo staff di tecnici del ministero, ma soltanto grazie alla pressione dei tavoli regionali. Per la distribuzione dei gruppi, in presenza e a distanza, i docenti di matematica hanno proposto combinazioni matematiche dividendo la classe in 4 gruppi e permettendo così ad ogni gruppo di usufruire, in 4 settimane, della stessa quota di lezioni in tutte le discipline. Anche sulla valutazione degli strumenti, necessari per un’ottimale connessione a distanza, il Team PNSD, formato da Annamaria Avella, Rita D’Ancora, Anna Formisano, Paolo Guariglia, non ha tralasciato alcuna possibilità, monitorando tutto l’apparato digitale in possesso della scuola affinché fosse perfettamente funzionante, con il mio deciso supporto e il fondamentale lavoro degli assistenti tecnici Paride Esposito, Antonella Fiume, Vincenzo Izzo e ultimo in ordine alfabetico, ma primo per competenze specifiche nel settore, Raffaele Pannullo; il tutto per permettere di lavorare, contemporaneamente, con un gruppo di ragazzi in presenza e con l’altro gruppo a distanza, ma collegato in classe tramite la piattaforma G- SUITE e con la videocamera focalizzata sulla docente, per motivi di privacy.
Con la stessa attenzione capillare abbiamo individuato il piano B, nel caso avessimo dovuto sospendere i gruppi in presenza per attivare al 100% la DAD ( didattica a distanza) e questo ci ha permesso, all’indomani della sospensione delle attività in presenza, resa obbligatoria con l’ordinanza del governatore De Luca, del 15 ottobre, di ripartire il 16, cioè immediatamente il giorno successivo in DAD, garantendo l’orario completo delle attività, anche se ridotto da 1 h a 45 minuti, per ottemperare alle norme previste per l’utilizzo dei video terminali, nel Testo Unico sulla sicurezza.
I nostri ragazzi non hanno perso un giorno di scuola, anzi nel complesso posso dire che la DAD ha consentito di rimanere aperti anche durante le allerte meteo, così come ha concesso ai soggetti fragili e ai ragazzi in quarantena di poter continuare a studiare con continuità. Forse adesso si comprende meglio perché ho parlato di senso di responsabilità che ha prevalso, ma non si tratta solo di questo.
Il Liceo ha avuto un corposo rifacimento dell’intero complesso scolastico sia all’esterno ma soprattutto all’interno. Ci può illustrare in cosa consiste quest’opera di restyling, quando terminerà e come si è arrivati a questi lavori?
L’opera di restyling è iniziata il primo anno in cui ho accettato questo incarico. Varcando per la prima volta la soglia di un liceo di prestigiose tradizioni culturali,mantenute alte grazie ad un felice connubio tra docenti di profondo spessore umano e culturale, un ufficio di segreteria e un corpo di collaboratori scolastici dediti a rendere il miglior servizio possibile, e alunni motivati, educati , intelligenti, avevo provato un senso di delusione frammisto a dispiacere al pensiero che tali tradizioni e tali risorse fossero costretto in un triste cubo grigio.
L’occasione che ha fatto partire l’operazione di restyling è scaturita da un corso di formazione patrocinato dall’USR, durante il quale, con la prof.ssa Emilia Giordano avemmo il piacere di conoscere Maria D’ambrosio, pedagogista del suor Orsola Benincasa. La prof.ssa D’Ambrosio parlava di apprendimento che si struttura nell’ambiente, così costituimmo un gruppo di progetto con la prof. EmiliaGiordano, il professore Paolo Guariglia, la Prof.ssa Emma Scermino, la prof.ssa Lella De Angelis, con cui abbiamo iniziato a muovere i primi passi, chiedendo aiuto alla provincia ma anche mobilitando ragazzi e collaboratori scolastici. L’ingegnere Lizio e tutto il personale della provincia competente per la zona di Cava, si sono sempre adoperati per darci una mano, ma le scarse risorse di personale e finanziarie hanno reso impossibile arrivare ad una pitturazione di tutto l’edificio con i loro operai; qui è intervenuta la straordinaria disponibilità dei nostri collaboratori, che voglio ringraziare ad uno ad uno, perché guidati da Carmine Leo, esperto della materia, non si sono tirati indietro trasformandosi in apprendisti pittori, e chi non poteva ha dato una mano con le pulizie. Anche il rifacimento dell’atrio e la realizzazione del bureau, nascono dalla volontà di restituire centralità e importanza al momento dell’accoglienza e dignità per chi lavora alla reception;anche il rifacimento dell’aula professori nasce dalla volontà di dare uno spazio adeguato ai nostri docenti, prima confinati in una sorta di stanzino senza finestre; la pitturazione delle aule e dei corridoi nasce dalla volontà di dare ai nostri alunni un contesto di apprendimento motivante, reso brioso dai colori delle aule. Le attrezzature dei laboratori erano già curatissimi e all’avanguardia ma resta ancora tanto da fare per la palestra e il campetto esterno.Per recuperare aule di dimensioni sufficienti dignitose per gli alunni, gli uffici di dirigenza e segreteria si sono spostati nell’ala dove viveva l’ex custode, grazie all’aiuto della provincia, ma ahimè anche qui abbiamo la mancanza di un atrio per accogliere l’utenza, per cui vorremmo recuperare cubatura sul terrazzino, nonostante gli infiniti ostacoli di natura amministrativa, burocratica, fiscale, che tante volte mi inducono a mollare… ma poi la resilienza prende il sopravvento.
Infine, vengo allo spazio esterno, il sogno dei prof di scienze,un orto botanico, uno spazio aperto al territorio, alle associazioni di anziani, agli alunni con disabilità, come tante volte abbiamo sognato con il consigliere Anna Padovano Sorrentino, dunque un open space di tipo laboratoriale, dove appunto il sapere non si apprende mnemonicamente, ma nasce dalla ri – lettura e ri- costruzione dei processi.
Quando finirà tutto questo??? Credo mai….
C’è una sua espressione che ci è molto piaciuta: patto educativo. Ci spiega in cosa consiste?
Il Patto educativo di corresponsabilità, istituito con D.P.R 2007, n. 235, e’ il documento – che deve essere firmato da genitori e studenti, contestualmente al passaggio ad un nuovo ordine di scuola, che enuclea i principi e i comportamenti che scuola, famiglia e alunni condividono e si impegnano a rispettare. Nel video cui lei probabilmente si riferisce mettevo l’accento sul fatto che dovesse essere un patto rinnovato, perché questa pandemia dovrebbe averci ancora di più insegnato il valore dei legami e delle relazioni, il valore della scuola e della famiglia e dunque tale patto dovrà nascere su basi più sentite e più solide.
La scuola nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ha messo in campo numerosi progetti che interessano tutte le aeree, da quelle scientifiche a quelle umanistiche, tanto che l’offerta formativa del Liceo sembra essere cresciuta a dismisura. E’ la nostra un’impressione corretta?
Il liceo ha sempre offerto, grazie alle Dirigenti che mi hanno preceduto e ad un corpo docente straordinario, una ricca e qualificata offerta formativa.
Siamo tuttavia cresciuti come organizzazione complessa, abbiamo rafforzato i legami tra le componenti scolastiche per rispondere alla pandemia e anche grazie ad un continuo processo di aggiornamento, alla pianificazione integrata delle attività, che tende a superare la criticità tipica delle scuole secondarie, il solipsismo disciplinare; grazie ad un utilizzo competente delle nuove tecnologie, alla creazione di una repository comune con tutti i documenti, alla messa in opera del nostro calendar digitale che rende condivise le attività e gli eventi in corso, alla realizzazione del nostro piano di comunicazione che hanormato anche l’utilizzo di social quali wazzapp, ci siamo sempre più identificati nei progetti strategici del nostro agire, e pertanto a partire da una unamission e da una vision condivisa ci siamo ritrovati e percepiti sempre più come una comunitàe non semplicemente come un’organizzazione amministrativa.
Ci è stato segnalato un progetto al quale Lei tiene molto, “Fiori Digitali”, di cui lo Scientifico è scuola capofila di una rete che comprende altre scuole cavesi e non solo, della provincia di Salerno e addirittura di Treviso. Ce lo può illustrare?
Il progetto origina da un’attività didattica sorta spontaneamente, lo scorso anno scolastico, Gli alunni della prof.ssa Paola Bucciarelli, sollecitati a ri- pensare i contenuti di apprendimento in cooperative learning, realizzarono video su autori e opere letterarie di pochi minuti ma estremamente efficaci nel messaggio veicolato. La partecipazione dei docenti di diverse discipline, ampliatasi in corso d’anno, l’entusiasmo che ha accompagnato un’idea apparentemente semplice e i risultati ottenuti ci hanno spinto ad interrogarci sul perché di tale successo e ad approfondirne le basi metodologiche, al fine di:
- sollecitare processi innovativi, con particolare riferimento allo smartlearning, che siano coerenti con le nuove modalità di apprendimento e con la velocità dei processi della nostra epoca;
- potenziare le competenze attese alla fine dell’anno scolastico, raggiungendo gli stessi risultati in tempi ridotti di insegnamento;
- definire formati (audiovisivi, multimediali, d’interazione uomo-macchina, di relazione sociale) e linguaggi efficaci per documentare i processi legati alla trasformazione dei modelli didattici e organizzativi della scuola;
- definire strumenti e formati per mettere in atto un’efficace documentazione “dal basso”, anche attraverso la creazione di un canale live che consenta la partecipazione paritaria di tutte le componenti della scuola, alla creazione e disseminazione dei contenuti. Il resto è una sorpresa
E per il resto, come va l’attività didattica e formativa del suo Istituto, per quello che si sa non si è mai fermata?
L’attività didattica è proseguita con grande cautela, nel senso di assicurarsi dapprima che ci fossero le condizioni di stabilità e di contenimento della pandemia, che ribadisco è stato possibile solo con la DAD, utili a proseguire un cammino sistematico.
Il primo obiettivo è stato dunque comprendere come utilizzare al meglio gli strumenti della DAD, anche per strutturare un percorso di recupero di quelle tematiche e di quegli studenti che avevano maggiormente subito rallentamenti e disagi durante la prima fase della pandemia. In questa seconda fase il recupero è stato pianificato sistematicamente durante l’attività curricolare, dedicando ad esso e al potenziamento delle eccellenze, che costituisce l’altro aspetto dell’inclusività, 15 minuti per ogni ora di lezione. In questo modo, dando sempre fiducia e ascoltando tutti, siamo arrivati a ri- pianificare tutte quelle attività che già contraddistinguevano la nostra offerta formativa, anzi aggiungendo, come lei sottolineava, qualche piccolo tassello
I nostri ragazzi non hanno perso un giorno di lezione, anche i progetti extra – curricolari sono andati avanti. Hanno continuato a studiare per la preparazione per il conseguimento dell’ ICDL base e avanzato,in quanto grazie all’impegno delle docenti Anna Formisano e Maria Luisa Oliva, siamo centro esaminatore EIPASS, le attività di promozione e della scrittura sono state potenziate, in quanto ad affiancare il Blog d’istituto “Genoino due punto zero”, fortemente voluto dalla prof.ssa Erminia D’Auria e dai suoi studenti, è stato istituito il progetto “professione comunicatori”, coordinato dalla medesima prof.ssa con il supporto di Alfonsina Caputano, finalizzato alla realizzazione del giornale d’istituto. Attraverso incontri on – line prosegue anche il progetto Einaudi che prevede incontri con gli autori per avviare, potenziare e consolidare il piacere di leggere.
Ci auguriamo di cuore che riprenda “IL VIAGGIO DELLE IDEE” con Ulisse on line, in quanto ha rappresentato per gli studenti un appuntamento importante di approfondimento e crescita su temi di politica,attualità, economia, cultura e società.
Tra i progetti d’italiano merita una particolare menzione INCONTRI CON IL NOVECENTO,finalizzato a migliorare le competenze, conoscenze e capacità degli allievi del quinto anno su argomenti oggetto di prova dell’Esame di Stato, in cui le prof di italiano si cimentano in approfondimenti su autori e Correnti Letterarie del Novecento che esulano dai Piani di lavoro dipartimentali.
Per l’aspetto innovativo e coinvolgente merita una citazione il “debate” che fa parte del progetto “Avanguardie Educative” di Indire, realizzato grazie allo spirito innovativo e critico del professore Nino Cammarota e della professoressa Emma Scermino. IL torneo si basa sul regolamento approvato da DebateItalia.it e Wedebate.it, prevede una serie di match tra due squadre che si alternano in una discussione incrociata a sostegno e contro un argomento precedentemente scelto e affidato loro tramite sorteggio
Notevole incidenza sul “capitale sociale” hanno continuato a rivestire le reti sul territorio con le Associazioni ONLUS che operano sulle tematiche ambientali (come Lega Ambiente), le Associazioni culturali e gli enti istituzionali che operano in molteplici ambiti formativi: editoria (Einaudi, Iride, ); lotta alle dipendenze ( progetto “Fair gambling”, contro il gioco d’azzardo e le dipendenze; “Io non cado nella rete”, contro le insidie del web, in collaborazione con l’ASL); recupero del patrimonio confiscato alla camorra a fini di inserimento lavorativo di soggetti con vissuti di dipendenze, fragilità, disagio, costituzione di casa – famiglie, accoglienza dei rifugiati (La Tenda); cittadinanza e sport (Cava Felix); storico-artistico (Mediateca, Biblioteca della Badia di Cava).
Oltre a tutte le attività di PLS con le facoltà di matematica, biologia, statistica, continuano le convenzioni con l’università. Particolarmente dense di contenuti quelle con la Facoltà di Giurisprudenza e di Studi politici ed economici, attraverso la quale il professore Marco Galdi approfondirà gli articoli della costituzione; in collaborazione con il DIPSUM saranno sviluppate tematiche interessanti sulla literacy: Miti classici dall’antico al moderno – Penelope ed Odisseo, sulle pari opportunità e cultura di genere, sul tema della giustizia nella Letteratura italiana e sull’ambiente, in una serie di appuntamenti che sostanzieranno di dibattiti con esperti del settore, i contenuti da approfondire nella nuova disciplina dell’educazione civica; non da ultimo con l’associazione “ La Vela” di Salerno, in partnership con i servizi sociali, affronteremo la tematica del bullismo e cyberbullismo. Continua l’iniziativa regionale “adotta un filosofo” per sviluppare le competenze critiche degli studenti attraverso elaborati di taglio saggistico.
Tra i progetti di matematica voglio citare la robotica sociale che unitamente al progetto PROGRAMMA IL FUTURO: partecipazione all’attività didattica di base l’ora del codice,intende promuovere la diffusione della cultura informatica come strumento di formazione nei processi educativi (metacompetenze);
Particolarmente coinvolgente è il progetto MATEMATICA è REALTÀ, in collaborazione con l’università di Perugia, che si basa su un approccio sperimentale alla modellizzazione matematica, per mettere in grado gli studenti di analizzare fenomeni reali.
Per quanto riguarda il liceo sportivo, al momento le diverse attività del corso di formazione “STA.FO.LISS”, finalizzato alla formazione e al confronto tra gli alunni dei diversi Licei Sportivi d’Italia, su discipline quali calcio, beach volley, nuoto, tiro con l’arco, tennis, basket, vela orienteering, sono ferme, ma ci auguriamo di poterle riprendere al più presto, non appena ritorneremo, anche se al 50% , in presenza.
Nell’ambito scientifico occupano particolare rilevanza LE SERATE AL GENOINO, Progetto di Astronomia legato all’osservazione dei fenomeni astronomici diurni e notturni, referente il professore Massimo Memoli, ciui partecipano cittadini e scuole del territorio campano. Il progetto AIRC, sulla tematica delle malattie genetiche, e i progettisull’ ambiente.
Sono molto orgogliosa di poter annunciare che le attività finalizzate all’educazione ambientale troveranno il loro punto di approdo, a fine aprile, in un convegno dal titolo “cambiamenti climatici e sviluppo delle società umane”.L’idea di costituire un comitato tecnico scientifico che organizzasse delle attività con i ragazzi, per fungere da tutor alle scuole medie del territorio e al contempo avere la possibilità di confrontare il loro lavoro con esperti rinomati, nasce dal desiderio di commemorare la figura del professore Marco Esposito, particolarmente sensibile alle tematiche dei cambiamenti climatici e del riciclo, referente della stazione metereologica.
Il convegno, previsto per fine aprile, vedrà relazionare Maurizio Ribeira, scienziato e climatologo specializzato inOceanografia presso il CNR e la Stazione Zoologica di Napoli, Antonello Elia, astrofisico, Attilio Palumbo, Presidente provinciale di Lega Ambiente, per affrontare il problema dei cambiamenti climatici e della sostenibilità con riferimento anche ai risvolti antropofilosofici; Marco Tammaro, ricercatore presso ENEA, che tratterà il riciclo dei RAEE e l’aumento di CO2 sulla Terra, Gabriella Alfano per la tematica delle smart city e dell’economia circolare. Le relazioni dei relatori si alterneranno con performance degli studenti del Genoino e chiuderà il convegno la premiazione dei vincitori del torneo Marco Esposito, durante il quale saranno premiati gli alunni provenienti dalle scuole secondarie di I grado del territorio, in base ai risultati ottenuti in test costruiti utilizzando la metodologia IBSE.
Continuano anche i percorsi di alternanza scuola lavoro:
l’impresa simulata e turistica; i due corsi di fotografia, l’uno strutturato attraverso uscite“sul campo”, dove i discenti saranno portati a ricoprire il ruolo di fotografi “ufficiali” in manifestazioni organizzate dal Liceo, l’altro focalizzato maggiormente sull’aspetto pubblicitario e architettonico.
LINEA D’OMBRA FESTIVAL XXIV EDIZIONE. Gli studenti, in qualità di giurati della sezione in concorso, Corto Europa, dialogheranno con gli autori e svilupperanno competenze che gli permetteranno di affrontare il mondo del lavoro attraverso una specifica figura professionale.
MODALIT PROGETTO “FABLAB” – MEDARCH, volto a permettere agli studenti di ideare e realizzare prodotti con software di modellazione 3D;
STARTUP YOUR LIFE EDIZIONE 2020-2021 UNICREDIT, che focalizzerà l’attenzione sull’ educazionefinanziaria ed imprenditoriale attraverso l’esperienza nell’attività bancaria e d’impresa,
Nel campo della sicurezza e della sport il progetto con la Società Nazionale di Salvamento di Pontecagnano, per l’avviamento alla professione dell’assistente bagnanti in acque interne ed esterne.
Nel campo scientifico rilevante è il percorso TERRA È VITA, che prevede lo studio dellabotanica mediante lezioni teoriche e pratiche di laboratorio in situ (aiuole/giardini LiceoScientifico “Genoino”) e presso il Dipartimento della Facoltà di farmacia(aiuole/giardini LiceoScientifico “Genoino”), per la conoscenza di metodiche sperimentali finalizzate alla produzione di sacchetti erboristici ed oli essenziali.
E il rapporto con il corpo docenti e gli amministrativi come va? C’è sinergia o scollamento anche in ragione di questo particolare momento di difficoltà?
La DAD non è stata solo compensazione di quell’elemento che è venuto a mancare, la corporeità, la competenza emozionale vissuta in presenza, ma grazie all’impegno di tutti i docenti ha significato anche ampliamento delle potenzialità formative.
Insieme i docenti si siamo iscritti a corsi di formazione di livello nazionale, cito ad esempio un corso sui cambiamenti climatici che seguiremo con l’università di Verona, abbiamo seguito i diversi webinar tenuti dall’ente di formazione e ricerca, INDIRE, per le avanguardie educative , di cui facciamo parte; tramite ANP, associazione nazionale dei presidi, ci siamo confrontati in rete con docenti e scuole della provincia, della regione e della nazione. Docenti e alunni hanno aderito a numerose attività per la promozione delle eccellenze, attività che facendo leva sulla competizione, stimolano gli alunni a dare il meglio di se stessi; quindi ci siamo nuovamente candidati per le olimpiadi di italiano, matematica, problemsolving, fisica, chimica, robotica, biologia, ma anche per la partecipazione ai certamina latini, a matematica e realtà, ai campionati studenteschi( questi solo laddove fosse possibile ritornare in presenza). I nostri alunni hanno pianificato un progetto di cooperative learning attraverso un sito da loro predisposto, realizzando in questo modo la finalità principale per la quale dal MIUR furono introdotte le TIC nella didattica, ossia la formazione di comunità di buone pratiche.
Nonostante la novità della DAD, e l’impegno maggiore richiesto in termini di preparazione dell’ambiente di apprendimento, che significa anche contenuti differenziati, registrati etc , oltre che allestimento e controllo dell’efficienza dei supporti digitali, i nostri docenti hanno colto la finalità principale dell’utilizzo delle TIC nella didattica, già divulgata negli anno novanta per dar vita ad un tipo di apprendimento cooperativo, ad una modalità in cui grazie ad una rete di computer tra loro connessi in cloud e all’utilizzo di software specifici, il docente si trasforma da autorità indiscussa che trasmette un sapere cristallizzato, in tutor di apprendimento, che cioè predispone un ambiente, anche virtuale, attraverso il quale l’alunno è chiamato a risolvere problemi e ad imparare in modalità di cooperative learning, ossia assumendo ciascuno un ruolo precipuo in base alle proprie attitudini. Tutto questo è stato realizzato dal corpo docente del Genoino.
Dunque, senso di responsabilità e impegno massimo per garantire a tutti il diritto allo studio e non, come qualcuno potrebbe pensare, anche in riferimento al caso Campania, lassismo o paura di affrontare le proprie responsabilità.
Anche il personale amministrativo ha reagito con estremo senso di responsabilità e facendo proprie le motivazioni della sottoscritta, sulla necessità di lavorare in presenza, dato che lo smartworking necessita di una pianificazione sistematica del lavoro, piuttosto difficile in tempi caratterizzati da disposizioni normative continue e diverse, hanno compreso che adottare tale tipo di organizzazione avrebbe generato disservizio, come stiamo vedendo in tante amministrazioni pubbliche, e pertanto a partire dal DSGA, la dottoressa Maria Pia Scapolatiello, agli assistenti amministrativi, agli assistenti tecnici, ai collaboratori scolastici, tutti sono venuti a scuola con regolarità e la sottoscritta se ne è assunta i rischi, sapendo in questo caso di stare operando con un distanziamento adeguato, non diminuito strumentalmente, quindi in condizioni di rischio valutabili e controllabili. Dunque personale amministrativo in servizio, ancora una volta contro le teorie astratte del governo che suggerisce lo smartworking, senza comprendere o senza volutamente tenere conto del fatto che la didattica a distanza prevede il potenziamento dei servizi amministrativi in presenza, almeno nella fase in cui ancora siamo, di gestione dell’emergenza, mentre i collaboratori scolastici in smartworking solo Azzolina sa cosa potrebbero fare.
Ci fa un bilancio di questi suoi primi due anni di direzione del Liceo Scientifico? Insomma, come l’ha trovato e come è adesso?
La qualificata offerta formativa e l’entusiasmo che ho trovato nei docenti e negli alunni al mio arrivo, il primo anno, mi hanno coinvolta al punto di stabilire con me stessa che avrei dovuto mantenere sempre alto questo target; a distanza di tre anni posso permettermi di affermare, che abbiamo consolidato un percorso di comunicazione e integrazione tra i diversi aspetti dell’offerta formativa, e questi mesi di pandemia hanno costituito un altrettanto utile momento di riflessione per capire quali sono gli aspetti su cui dobbiamo puntare. Il percorso di autovalutazione ha raggiunto il picco quando il ministero ci ha individuato quale scuola campione, e ha mandato un corpo di auditor, coordinati dall’ispettrice Attimonelli, per supportare la riflessione valutativa interna. L’Ispettrice ha confermato ìl punteggio elevato presente nei diversi aspetti del nostro rapporto di autovalutazione, spronandoci a proseguire la strada intrapresa, e aiutandoci nel focalizzare il percorso da seguire. In medias res, ed infatti la magia sta proprio nel mediare tra la vecchia tradizione di insegnamento, che puntava sull’acquisizione delle conoscenze, con la nuova, che punta alla essenzialità dei contenuti e allari- appropriazione del sapere da parte dell’alunno, che deve essere in grado di costruirne una sua versione unica e personalizzata
Da questo momento ne usciremo fuori. Ma come ne uscirà la sua scuola?
La nostra scuola, in senso strettamente didattico, ne uscirà rafforzata e consapevole della modernità del suo ordinamento. Il liceo scientifico nasce e si caratterizza, infatti, proprio per l’equilibrio di una proposta culturale sia scientifico che umanistica. Matematica e scienze sperimentali svolgono un ruolo qualificante e si avvalgono dell’apporto dell’area umanistica che assicura l’acquisizione di una visione ampia e complessiva delle realtà storiche e delle espressioni culturali delle società umane.
Il percorso dell’indirizzo scienze applicate è ugualmente indirizzato allo studio della connessione tra cultura scientifica e tradizione umanistica tenendo conto del crescente orientamento scientifico e tecnologico della società. Le potenzialità e l’imprescindibilità di adoperare oggi gli strumenti tecnologici, così come il crescente bisogno, di politici illuminati, di funzionari e cittadini che abbiano una conoscenza complessiva delle civiltà umane, politiche, economiche, per valutare criticamente un’informazione spesso frammentaria o volutamente mistificata, di ricercatori e scienziati competenti e sensibili eticamente con capacità specifiche in campo medico, biologico, sanitario, tecnologico, sono proprio i bisogni sociali cui la nostra scuola, con la propria caratterizzazione, è in grado di rispondere.
La tecnologia è presente in ogni campo del sapere, sia come strumento organizzativo e talora sostitutivo del lavoro umano, sia come potente strumento di diffusione delle informazioni, con possibilità addirittura di controllo dell’agire umano, se questo non viene contrastato da un’adeguata capacità critica. A tal fine abbiamo introdotto, nelle iscrizioni di quest’anno, e dunque destinate all’a.s. 2020 2021, il liceo delle culture digitali, con un curricolo che si si innesta all’interno dell’indirizzo tradizionale. Si tratta di un percorso in collaborazione con il Dipartimento degli Studi Politici e Sociali dell’UNISA, che prevede di fornire conoscenze e competenze in: A) Teorie etecniche della comunicazione digitale; B) Introduzione al cinema ed agli audiovisivi; C)Scrittura audiovisiva; D) Comunicazione teatrale; E) Teatro digitale; F) Fumetto estorytelling digitale; G) Visual Information; H) Consumi e pratiche dei social network; I) Transmediabranding e promozione territoriale. Per ogni anno del biennio sarannoeffettuate trentatrè ore, una a settimana; l’esperto si alternerà settimanalmente in compresenza con la docente di Italiano o da solo con la classe; al triennio il percorso sarà effettuato durante le ore diPCTO. Il progetto rientra nell’insieme delle attività legate alla proposta scientifica internazionale Erasmus+, realizzata dall’Ateneo salernitano in collaborazione con: UniversitatPompeuFabra di Barcellona, Université Paul-Valery Montpellier, Universida de Lusòfona di Lisbona, Synthesis Center for Research&Education Ltd-Hub Nicosia (Cipro), Camera di Commercio italo-belga e Camera di Commercio italotedesca.
In definitiva, cerchiamo di muoverci affinché lo slogan coniato dai nostri studenti “Genoino, un passaporto per il tuo futuro”, non resti un concetto astratto, ma si sostanzi di concrete opportunità, perché la nostra vision non è individuata solo dal DS o dai docenti, ma ne costituiscono parte sostanziale le proposte fatte dai nostri cari alunni