Buste biodegradabili: il Consiglio di Stato stabilisce che si possono portare da casa
“Ci sarà pure un giudice a Berlino” fa dire Bertold Brecht al mugnaio che lotta contro l’ imperatore per un torto subito. A quanto pare un giudice c’è pure a Roma dopo che l’altro giorno il Consiglio di Stato, il massimo organo italiano di giustizia amministrativa, ha fornito un parere su richiesta del Ministero della Salute sulla vicenda dei sacchetti biodegradabili per frutta, verdura, pesce e pane, sostenendo che i consumatori possono anche portarseli da casa e non essere costretti, come ora, a prendere obbligatoriamente quelli forniti dai negozi e di conseguenza a pagarli.
Ora dovrebbe essere proprio il Ministero della Salute ad emanare un regolamento per addivenire a questa decisione del Consiglio di Stato e quindi rendere materialmente praticabile la possibilità per i consumatori di utilizzare propri sacchetti biodegradabili e compostabili per l’acquisto di merci sfuse come, appunto, la frutta e la verdura.
Il Consiglio di Stato, in verità, non si è limitato a questo, è infatti andato oltre sostenendo che se lo scopo della legge è quello di incentivare l’uso di materiali alternativi alla plastica, vanno bene anche contenitori di carta o comunque non di plastica, anche in questo caso portati da casa, senza escludere, infine, “che per talune tipologie di prodotto uno specifico contenitore non sia neppure necessario”.
Insomma, la normativa in materia, che tanto era stata contestata dai consumatori ad inizio anno, quando fu introdotta, viene letteralmente smantellata dal Consiglio di Stato.