scritto da Redazione Ulisseonline - 21 Gennaio 2015 11:03

A colloquio con Ferdinando Della Rocca, presidente della sezione del Club Alpino Italiano di Cava de’ Tirreni

Al dottor Ferdinando Della Rocca, cavese, presidente della sezione del Club Alpino Italiano (CAI) di Cava de’ Tirreni chiediamo, innanzi tutto, di spiegare ai nostri lettori che cos’è il CAI e quali attività svolge?

Il CAI è un’associazione nata nel 1863 che ha come scopo la frequentazione della montagna, nonché la sua conoscenza nei suoi vari aspetti. È stata fondata a Torino da Quintino Sella. Ben presto oltre al CAI centrale, sorsero tante sezioni del CAI in tutt’Italia. Quella di Napoli, ad esempio, fu una delle prime. A Cava de’ Tirreni, la sezione CAI è nata nel 1939, ed è una sezione storica perché ha ben 75 anni.

Qual è la missione del CAI?

La missione del CAI è di avviare alla conoscenza della montagna, al rispetto della natura e al contatto con il mondo sano e genuino, che da essa fa capo. La frequentazione della montagna in tutti i vari aspetti, senza trascurare le caratteristiche dell’alpinismo.

Secondo lei, quanta “cultura della montagna” esiste a Cava de’ Tirreni?

Beh, se guardiamo un po’ in giro e ci rendiamo conto di quanti danni all’ambiente e quante manomissioni esistono, diremmo nessuna. Se invece osserviamo i tanti frequentatori dei nostri sentieri, i tanti appassionati che a contatto con la natura ritemprano il corpo e lo spirito, allora diremmo che a Cava de’ Tirreni c’è tanta cultura della montagna.

L’anno scorso il CAI ha raggiunto 150 anni di storia. Cosa è cambiato tra ieri e oggi?

Lo spirito non è cambiato, sono cambiati i mezzi e le possibilità che il mondo moderno ci mette a disposizione. Ci sono oggi strumenti che facilitano ogni attività legata alla montagna, sicuramente con maggiore sicurezza e maggiore tranquillità.

Quali sono state le iniziative in passato promosse dal CAI sezione Cava de’ Tirreni di maggiore spessore?

Tra le attività della nostra sezione, quella escursionistica è stata sempre quella preponderante. Ma anche le attività che si svolgono sulla neve e attività di roccia, sono state prese in considerazione. La sezione, specialmente con il suo fondatore, l’ing. Rodolfo Autuori, ha organizzato in passato dei convegni nazionali a Cava, varie mostre e dimostrazioni di arrampicata. Nei vari anniversari abbiamo sempre tenuto delle manifestazioni importanti. Nell’anno appena passato, che è stato il 75esimo anniversario del CAI a Cava, abbiamo lavorato alla creazione della nuova cartina dei Monti Lattari. Dopo la prima stesura di 20 anni fa, fatta dalla sezione del Cai di Cava de’ Tirreni e di Napoli, insieme alla neo sezione di Castellammare di Stabia, stiamo ritracciando, anche con tecnologie moderne,  la nuova cartina che sarà visibile a tutti online e sostituirà quella precedente.

E quelle future? Cosa c’è in cantiere?

Oggi le iniziative della sezione spaziano in diversi campi. Non solo escursionismo ma anche percorsi a vari livelli di difficoltà, a cominciare dagli Itinerari d’Ambiente, di carattere turistico, ma anche attività di roccia e scuola di arrampicata, rafting e canoa per i più spregiudicati. Facciamo delle uscite sulla neve praticando lo sci di fondo e le “ciaspole”, nel periodo invernale, in zone a noi vicine. Infine, nell’ambito dell’Alpinismo Giovanile, da più di 10 anni stiamo portando avanti una bella iniziativa rivolta alle scuole: il CAI in erba. In pratica guidiamo in montagna i ragazzi, avviandoli ad una corretta fruizione del nostro ambiente che offre tante possibilità. Abbiamo i sabati della cultura, con brevi passeggiate per conoscere i nostri d’intorni come la Costiera Amalfitana e i comuni vicini. Per l’anno 2015 siamo fieri di festeggiare il 70esimo anno del nostro giornalino “La Finestra”, che è una testata che io definisco un po’ storica, molti riconoscono la sezione CAI di Cava, proprio per la caratteristica dell’impaginazione che abbiamo. E in occasione del 70esimo cercheremo di fare la digitalizzazione di tutti i numeri usciti, in modo da dare la possibilità a chi vuole, di poter conoscere uno spaccato di storia di Cava, riferito, oltre alle attività che si sono svolte, anche alla conoscenza dei personaggi che hanno contribuito allo sviluppo della nostra sezione.

Come fare per diventare socio CAI?

Socio CAI lo si diventa attraverso una domanda, chiedendo l’adesione. Il socio è coperto da una garanzia assicurativa che gli permette di poter usufruire di tutti i vantaggi del socio e di avere una copertura assicurativa. Chiunque può avvicinarsi al mondo CAI, ci sono tanti simpatizzanti che pur non essendo iscritti, partecipano alle nostre passeggiate più semplici.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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