scritto da Pasquale Petrillo - 03 Febbraio 2016 19:45

Cava, e ora tutti addosso a Servalli

Il Tar ha rinviato la decisione sul ricorso del Comune di Cava de’ Tirreni circa la chiusura del Reparto di Ginecologia. Si tratta di un fatto meramente tecnico che non incide sul merito della vicenda all’esame dei giudici amministrativi. Le conseguenze, però, equivalgono ad una decisione negativa quantunque provvisoria, ovvero il reparto è formalmente aperto ma non funzionante per mancanza di personale. In pratica, è chiuso e tale resterà almeno fino al prossimo 30 marzo. Tradotto significa che all’Ospedale di Cava nel 2016 si continuerà a non nascere.

Questo è quello che arriva, in modo semplicistico ma efficace, ai cavesi. E’ facile, a questo punto, dare addosso al sindaco Servalli, alle sue scelte e alle sue strategie. Oddio, non è solo facile, è anche molto strumentale e demagogico, in qualche caso siamo ad un vero e proprio sciacallaggio politico. In politica, d’altronde, è questo uno sport assai praticato. Succede sempre e ovunque, a destra quanto a sinistra.

Certo è che per il sindaco Servalli si tratta di una sconfitta, quantomeno in una battaglia se non nella guerra ingaggiata con la Direzione dell’Azienda Ospedaliera. Di sicuro, quella intrapresa da Servalli è una strada accidentata e forse anche inutile. Più che quella giudiziaria andava ingaggiata una battaglia a livello politico, anche in ragione del fatto che l’attuale maggioranza che governa la città metelliana è dello stesso colore politico della governance regionale. Anzi, volendo essere precisi, chi governa Cava oggi fa diretto riferimento al governatore De Luca, quindi…

Ad ogni modo, se Servalli, persona assai accorta e ponderata, ha deciso di intraprendere la strada della carta bollata avrà valutato che non c’erano margini politici per arrivare ad un risultato positivo. In altri termini, non è che non ha trovato audience presso De Luca, non fosse altro perché politicamente è un suo uomo, ma semplicemente perché quest’ultimo gli avrà fatto intendere che non c’era trippa per gatti.

E allora? L’impressione è che, in ogni caso, la battaglia per Ginecologia è una battaglia persa. E’ scontato, ovviamente, che occorrerà battersi fino in fondo, ma con la consapevolezza che stiamo lottando con le mani contro i carri armati di una storia, quella della sanità cittadina, segnata da errori del passato e che ci vede da tempo condannati ad un magro destino. E non oggi, infatti, ma da almeno venti anni.

Insomma, lottare sì per l’ospedale, ma neanche lasciarsi illudere da quelli che oggi si ergono a capipopolo e poco verosimili salvatori della patria. A chiacchierare ed agitare gli animi siamo tutti bravi quando non si hanno responsabilità di governo. Piuttosto, ci tocca come cavesi di restare uniti il più possibilmente per salvare il salvabile.

In ogni caso, Servalli, al di là di quelli che possono essere  i suoi errori tattici, ha la sfortuna di essere il sindaco che sta rischiando di restare con il cerino acceso in mano. Insomma, chi ha un po’ di sale in zucca, dovrebbe quantomeno astenersi da dargli addosso trasformandolo nel capro espiatorio. Servisse a qualcosa…

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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