scritto da Pasquale Petrillo - 12 Settembre 2015 11:22

Cava, Armando Lamberti come il guardiano del faro

Nel commentare la bella intervista rilasciata al nostro giornale da Armando Lamberti, ritengo doveroso farla precedere da una precisazione. Conosco il nostro dai banchi del liceo, risulterà comprensibile, quindi, qualora trasparisse in seguito, una mia naturale predisposizione alla simpatia verso la sua persona.

Detto ciò, le sue dichiarazioni puntuali, circostanziate ed equilibrate, confermano una mia personale convinzione, che ho già avuto modo di esternare poco più di due mesi fa. E cioè che sia stato un bene la sua mancata elezione a presidente del Consiglio comunale. Non perché non ne fosse all’altezza, ci mancherebbe. Al contrario, soprattutto in questo particolare frangente, perché la presenza in Consiglio comunale di una personalità dalla qualità umana e dallo spessore culturale di Armando Lamberti risulta molto più utile alla città se è seduta tra i banchi dell’opposizione consiliare in piena libertà, senza cioè risultare ingessato da un incarico tanto prestigioso quanto vincolante com’è quello di presidente del Consiglio comunale.

Insomma, il nostro rappresenta una garanzia per le funzioni di controllo, di vigilanza e di indirizzo che precipuamente dovrebbero essere svolta dai consiglieri comunali di opposizione, ma anche di stimolo e di confronto per la maggioranza e la Giunta municipale. Insomma, una sorta di guardiano del faro.

Indubbiamente Lamberti ha sostanzialmente ragione quando sostiene che “Servalli ha vinto senza un progetto «vero» e ben articolato di città, con un approccio superficiale ai veri problemi”. Tuttavia, c’è da dire che non è che poi in campagna elettorale si sia intravisto di meglio. D’altro canto, una campagna elettorale così affollata di candidati, ma povera di contenuti, non si era mai vista prima. Più che altro, c’è stato un bailamme di sigle e di candidati. Difficile assai, in un simile contesto, riuscire a trasmettere idee, spiegare programmi, illustrare una progettualità. Anzi, in fondo ad essere penalizzati in un simile contesto sono stati proprio quelli che avevano un po’ più di sostanza da far valere.

Quel che conta adesso, però, è il ruolo che Lamberti intende svolgere in Consiglio, vale a dire quello di un’opposizione critica ma ragionata e non rancorosa, come purtroppo spesso si è avuto modo di vedere. In altre parole, un’opposizione non viziata da “ostruzionismo preconcetto o come espressione di risentimenti personali”. E la cosa non è di poco conto.

D’altro canto, Lamberti non è lontano dalla verità quando dichiara che “le tracce, anche se timide, della cosiddetta «svolta buona» tanto annunciata e da noi tutti tanto auspicata al momento mi risulta difficile leggerle”. Certo, in questi due mesi non può che essere evidenziata la presenza positiva ed entusiasta della nuova Amministrazione, la cui azione però si è essenzialmente limitata all’ordinario. Solo nei prossimi mesi, infatti, si vedrà per davvero di che stoffa è fatta questa Amministrazione. Non mancheranno, in proposito, le occasioni e i problemi da affrontare.

Proprio per questo, l’atteggiamento responsabile e sereno di Lamberti, “resto in fiduciosa attesa, sospendo ogni giudizio, considerata la brevità del tempo”, è a dir poco apprezzabile, rappresentando una risorsa per la città e lo stesso sindaco Servalli.

D’altra parte, questa posizione di attesa fiduciosa, sembra pervadere buona parte delle opposizioni. E’ un fatto positivo e per nulla censurabile, perché la città più che una classe politica che si divide pretestuosamente, ha bisogno di politici che si confrontano e si misurano sulle soluzione da dare ai problemi.

Altra cosa è la melassa della compromissione opportunistica e interessata, come quella che ha negativamente contraddistinto l’ultimo anno della precedente consiliatura, quando non si riusciva a comprendere dove finiva la maggioranza e quando cominciava l’opposizione.

Un pericolo, quest’ultimo, molto deleterio per i costumi della politica e dei suoi protagonisti, ma che, purtroppo, è ad onor del vero sempre dietro l’angolo.

E che, vivaddio, di sicuro non interesserà mai il politico Armando Lamberti. (foto Giovanni Armenante)

 

 

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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