Violenza sessuale a Salerno, Cirielli (FdI): “Lo stupratore nigeriano doveva essere espulso subito. Si valuti ispezione in tribunale”
“Ho presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri dell’Interno e della Giustizia, Luciana Lamorgese e Alfonso Bonafede, per fare chiarezza rispetto alla violenza sessuale messa in atto da un cittadino nigeriano ai danni di una ragazza di 18 anni, a Salerno, lo scorso 27 giugno”.
Lo annuncia il Questore della Camera e parlamentare salernitano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli.
“E’ sconcertante -continua Cirielli- apprendere dagli organi di stampa che lo straniero, immediatamente tratto in arresto, sia risultato essere un immigrato irregolarmente presente sul territorio nazionale, già noto alle forze dell’ordine e per di più recidivo. L’uomo, infatti, era stato già arrestato pochi giorni prima (precisamente il 25 giugno 2020) dai Carabinieri di Sarno per i reati di violazione di domicilio, atti osceni in luogo pubblico e violenza sessuale nei confronti di un’altra donna a San Valentino Torio, e a suo carico era già stato emesso un ordine di espulsione da parte del Questore di Salerno”.
“Trattandosi -evidenzia Cirielli- di un soggetto privo di fissa dimora e immigrato irregolare, subito dopo il primo arresto, per lui si sarebbero dovute aprire le porte del carcere. E’ legittimo, dunque, domandarsi la ragione per la quale fosse ancora libero di circolare sul territorio salernitano minando, come di fatto accaduto in più occasioni, la sicurezza e l’incolumità pubblica” .
Per questo l’onorevole Cirielli ha chiesto ai ministri competenti “se non intendano verificare, di concerto con le autorità di pubblica sicurezza salernitane, le ragioni per cui l’ordine di espulsione emesso nei confronti del nigeriano in questione non fosse stato ancora eseguito consentendogli di continuare a permanere illegalmente sul territorio nazionale e commettere ulteriori reati” e “se non intendano, mediante un’ispezione presso il Tribunale penale di Salerno, verificare il rispetto delle norme in materia di attuazione delle misure cautelari”.
Fatto sta che “anche questo episodio – conclude Cirielli – conferma drammaticamente come le violenze sessuali, e di genere, rappresentino una piaga sociale aggravata dalle scellerate politiche dei porti e delle frontiere aperte che continuano ad essere attuate irresponsabilmente dal Governo Pd-M5S”.