Tramonti, appello dell’Associazione Pizza al Governo: “Aiuti al settore subito”
L’APT, Associazione Pizza Tramonti, fa squadra con l’imprenditoria enogastronomica e chiede sostegno concreto al Governo.
Il comparto dell’imprenditoria enogastronomica – con 26 realtà e più di 34.000 associati tra cuochi, ristoratori, pizzaioli, panificatori, pasticceri, cioccolatieri, gelatieri, responsabili di sala, tutti uniti per un unico scopo – si mobilita nuovamente rinnovando le richieste al Governo e alle Istituzioni.
Tra i firmatari anche l’Associazione Pizza Tramonti (APT), che si associa alle altre realtà per chiedere al Governo l’adozione immediata delle seguenti 8 misure essenziali per la sopravvivenza di moltissimi rappresentanti che operano nel settore:
1. Cancellazione delle imposte nazionali e locali pertinenti (a titolo indicativo e non esaustivo TARI, IMU, affissione, occupazione suolo pubblico, etc.), credito per utenze relative alle attività commerciali; rateizzazione dei pagamenti degli acconti IRES, IRAP previste a giugno e senza interessi.
2. Proroga della cassa integrazione straordinaria per il personale in forza al 23.02.2020 e fino al 31.12.2020.
3. Sospensione di leasing, mutui e noleggio operativi fino al 31.12.2020, recupero delle mensilità congelate in coda al periodo previsto dalla relativa misura posta in essere.
4. Armonizzazione da parte dello Stato delle regole per l’accesso al credito.
5. Credito d’imposta al 60% riconosciuto al proprietario fino al 31.12.2020 con 40% dell’importo a carico del locatario e misura semplificata (cedolare secca).
6. Detassazione (straordinari) sulle risorse umane in organico, detassazione degli oneri contributivi e
assistenziali e dei benefits sino al 30 giugno 2021.
7. Possibilità estesa a tutto il comparto ristorazione di effettuare l’asporto.
8. Misure di sostegno a fondo perduto, ristori e indennizzi, per il periodo di chiusura obbligatorio
imposto per legge dall’emergenza covid-19 (pari al 10% del fatturato in relazione allo stesso periodo
di riferimento).
Tali azioni si ritengono necessarie nella consapevolezza della centralità che il turismo enogastronomico, l’artigianalità e l’ospitalità rappresentano. Un comparto che è di fatto una leva strategica per il rilancio economico del Paese e il principale strumento di valorizzazione del Made in Italy.
«Ora più che mai bisogna fare rete – ha commentato il Presidente dell’APT Vincenzo Savino – Bisogna dare un’unica voce a nome di tutto il comparto food, per richiedere in modo deciso di attuare da subito politiche di sostegno. Solo camminando insieme potremmo guardare oltre, uniti possiamo farci sentire per il bene comune».