scritto da Redazione Ulisseonline - 09 Dicembre 2015 13:20

Salerno, la cultura del cibo nel convegno organizzato dall’Associazione Mogli Medici Italiani

Del  cibo visto non solo dal punto di vista alimentare e nutrizionale, ma anche dal punto di vista culturale, si è parlato durante l’interessante convegno organizzato, nel salone di Rappresentanza dell’Ordine dei Medici di Salerno, dalla Sezione Provinciale di Salerno dell’Associazione Mogli Medici  Italiani, presieduta da Nietta Carucci Penta, che, ispirata dal tema di Expo 2015, ha voluto parlare della tutela dei prodotti campani: “Vogliamo accendere i riflettori sulla bontà  e l’eccellenza dei cibi del nostro territorio. Consumiamo cibi importati che non ci danno garanzie.  Bisogna prestare più attenzione a quello che si compra”.

A moderare l’incontro è stato il dottor Mario Colucci, Consigliere dell’Ordine dei Medici che ha ricordato: “Alla base delle malattie ci sono due cose: l’ambiente e l’alimentazione”.

Il professor Alberto Mirabella ha parlato del cibo a livello antropologico, sociologico, letterario, artistico e filosofico partendo dal libro di Claude Lévi-Strauss, “Il Crudo e il cotto”, che analizza le modalità di nutrizione delle comunità primitive che rivestono grande attualità in rapporto all’alimentazione di oggi.

Il professor Mirabella  che ha anche ricordato il noto pittore italiano Arcimboldo famoso soprattutto per le sue grottesche “Teste Composte”, ha ricordato che ”Il cibo si convive con l’altro e dà la possibilità di conversare e di stare insieme” e letto alcuni brani del suo libro ”Buono comm’o ppane”  nel quale oltre a raccontare la storia del pane dalle sue origini: ”E’ nato in Africa, nell’attuale Etiopia”, parla anche del lavoro del giovane fornaio salernitano Giovanni Russomando che  spiega  le fasi di preparazione del pane, gli ingredienti usati, dando anche alcuni consigli su quale pane è meglio consumare.

L’Assessore all’Ambiente del Comune di Salerno, il dottor Gerardo Calabrese ha trattato il problema dei rifiuti affermando  che “Il rifiuto da problema può diventare una risorsa se gestito correttamente” e  ricordato che dal 2001 si sta distribuendo gratuitamente, in filiera corta, il compost prodotto dall’impianto di compostaggio di Salerno:” Circa 2000 tonnellate l’anno di compost prodotto viene utilizzato principalmente nelle aziende agricole della Piana del Sele, dei Monti Picentini e dell’Agro Nocerino Sarnese”.

L’Assessore Calabrese ha annunciato che a breve circa 400 tonnellate di compost di Salerno saranno utilizzato per un esperimento di bonifica dei suoli agricoli inquinato nelle aree del casertano: “Se i risultati saranno positivi procederemo con la bonifica degli altri siti della Terra dei Fuochi che, dalle analisi effettuate, risultano essere inquinati solo per lo strato superficiale,  ossia per circa 40 centimetri. La tutela dell’ambiente è occasione di sviluppo”.

Il Vice Direttore della Coldiretti di Salerno, Vincenzo Galdi, ha sottolineato l’importanza di consumare i prodotti del nostro territorio per salvaguardare il Made in Italy parlando di olio e latte prodotto nel nostro territorio: “Per ogni litro di latte prodotto negli allevamenti delle nostre regioni ce n’è quasi altrettanto importato dall’estero, senza nessuna informazione nelle etichette che aiuti il consumatore a fare una scelta consapevole. La politica delle multinazionali, che sostituisce il latte locale con latte importato, sta distruggendo la distintività dell’agricoltura italiana.   Stanno chiudendo più di tre stalle al giorno. Sulle tavole delle nostre famiglie e nei prodotti che diamo ai nostri bambini c’è meno sicurezza e verità. Scegliere il latte italiano significa scegliere una produzione che esprime sicurezza alimentare e qualità. Bisogna costringere le multinazionali a dichiarare nelle etichette l’origine dei prodotti che mangiamo”.

Il dottor Gennaro D’Alessio, del Caseificio Rivabianca di Paestum, ha illustrato le qualità della mozzarella di bufala campana.

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