scritto da Redazione Ulisseonline - 14 Marzo 2016 14:32

Salerno, i lavoratori delle Fonderie Pisano: “Non siamo i cattivi, ma onesti lavoratori”

“I lavoratori delle Fonderie Pisano Spa-Stabilimento di Fratte Salerno sottolineano la propria difficile situazione occupazionale aggravata da una mancanza di comunicazione plurale. E’ stato inviato all’opinione pubblica un messaggio distorto: da una parte i “buoni”, le persone che legittimamente e giustamente protestano; dall’altra i “cattivi”, e cioè i dipendenti delle Fonderie che ogni giorno si recano al lavoro e guadagnano onestamente il proprio salario. Si tratta di una rappresentazione sbagliata della realtà: occorre tutelare i diritti di tutti i cittadini”.

Principia così una nota stampa dei lavoratori delle Fonderie Pisano diffusa attraverso la CGIL di Salerno.

“In questo momento -scrivono ancora nella nota- assistiamo a provocazioni ed accuse infamanti che ci vengono rivolte mentre noi facciamo solo il nostro dovere di lavoratori e di padri di famiglia. Operiamo nel pieno rispetto della legge, non meritiamo appellativi diffamatori che rischiano di minare le basi di una convivenza civile”.

“Con la proprietà delle Fonderie Pisano SpA – nel rispetto dei ruoli – è in atto -proseguono- un confronto continuo per tutelare i livelli occupazionali e per continuare a rispettare tutte le normative vigenti in materia ambientale e di sicurezza sul lavoro”.

“Siamo solidali -chiariscono i lavoratori- con le persone che hanno avuto lutti in famiglia, ma chiediamo con spirito di dialogo rispetto per la nostra condizione di onesti lavoratori che vedono in pericolo il proprio futuro e quello delle loro famiglie… L’indiscutibile necessità, non più rinviabile, della delocalizzazione della struttura produttiva è in cima alle nostre rivendicazioni da anni. Se si sono accumulati ritardi in questa direzione non possono certo essere addebitati ai lavoratori e a chi li rappresenta: la CGIL e la FIOM che, andando anche oltre il loro ruolo, si sono attivate in prima persona con le istituzioni per favorire ipotesi delocalizzative. Per un breve arco di tempo ciò è stato realizzato anche con il coinvolgimento del Comitato dei cittadini”.

“La nostra posizione -affermano con forza- non è cambiata, restiamo convinti che l’attuale ubicazione delle Fonderie Pisano sia incompatibile con lo sviluppo urbano di quell’area. Ci sarebbe da chiedersi chi ha reso possibile una tale urbanizzazione, ma servirebbe soltanto per individuare remote responsabilità che non servirebbero a nulla”.

I lavoratori unitamente alla CGIL e alla FIOM di Salerno concludono chiedendo alle istituzioni di velocizzare il percorso “teso ad individuare un sito idoneo ad accogliere nell’ambito provinciale un moderno polo meccanico, costruito mettendo in campo tecnologie d’avanguardia nel rispetto della salute e dell’ambiente”, e alle autorità competenti “di monitorare costantemente l’attività produttiva della fonderia e di intervenire con tempestività nel caso in cui si dovessero registrare criticità”.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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