Cava, Uffici Postali: disagi per la cittadinanza

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Le lamentele degli utenti, costretti a lunghe attese in fila dopo una settimana in cui sono risultati out i postamat cittadini

Non bastano i disagi causati ai cittadini di Cava de’ Tirreni dalle restrizioni pseudo-carcerarie di un governo incapace a gestire con cognizione di causa la pandemia, che si è dato a indicazioni semaforiche più che a ridurre quanto possibile i danni economici e sociali. Si è anche aggiunta l’incapacità dei dirigenti degli uffici postati della cittadina metelliana a fornire un servizio adeguato, alla luce dei disagi considerevoli visto il periodo e viste le emergenze.

Ormai è quasi diventato endemico che non ci sono contanti agli sportelli bancomat delle Poste cavesi. E i problemi sfociano in forti lamentele da parte dell’utenza: lunghe file di persone sui marciapiedi antistanti le diverse sedi delle Poste dislocate in città da giovedì scorso che i cavesi ci segnalano, ossia che nei 4 uffici postali dislocati in città, di cui solamente 2 provvisti di postamat, si presentano quotidianamente file di utenti (come nella foto scattata ieri mattina), file che potrebbero ridursi di gran lunga se i relativi bancomat fossero costantemente rifornite di contante.

Del problema se ne fa interprete oggi ULISSE ON LINE, con un’indagine sul territorio che ha confermato tali lamentele, facendoci interpreti del disagio dei cavesi per denunciare questo continuo disservizio che si protrae già da diverso tempo, anche prima dell’emergenza Covid-19, sia dello sportello esterno bancomat che nella gestione utenti interna ed esterna dell’ufficio, la cui dirigenza dovrebbe approntare, in tale emergenza, un’organizzazione più efficace ma soprattutto più rapida.

File e attese interminabili esterne che vedono gli utenti riversarsi in strada senza un ordine e rischiando inoltre per la loro incolumità. Chi scrive ha constatato di persona ulteriormente che il bancomat esterno è molto spesso fuori servizio per il prelievo durante le ore di chiusura al pubblico, costringendo l’utenza a effettuare le operazioni nei paesi limitrofi, situazione inaccettabile, tenendo conto che Cava de’ Tirreni conta circa 60.000 abitanti.

Il limitato approvvigionamento di contante sta causando effetti a catena: “Ho girato tutte le sedi cittadine per prelevare dei contanti – spiega una donna, avendo il c/c solo alle Poste e non in alternativa alla banca – ma erano bloccati i bancomat. Ho dovuto fare la coda di un’ora all’ufficio di via Sorrentino per entrare all’interno dei locali e prelevare solo €. 50,00. Ho perso la mattinata, con tutte le problematiche che ogni famiglia può avere, e non è giusto.

Questa non è la prima volta che avviene tutto ciò.

È vergognoso che non ci vengano dati i nostri soldi proprio in questo periodo di grave emergenza sanitaria. Gente che va da un erogatore all’altro nella giornata per poter prendere i propri soldi. Oggi ci saranno file interminabili con gente anziana, portatori di handicap”.

L’auspicio è che il Sindaco metelliano possa inviare, nell’interesse dei cittadini stessi, apposita lettera di protesta agli organi competenti, facendo seguito alle altre segnalazioni già inviate in precedenza, nell’intento di mettere fine a tale insostenibile disservizio.

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Saggista e musicologo, è laureato in “Sociologia delle Comunicazioni di Massa”. Tra i suoi libri ricordiamo: Il Canto Nero (Milano, 1982), Trecento anni di jazz (Milano, 1986), Jazz moderno (Milano, 1990), Vesuwiev Jazz (Napoli, 1999), Il popolo del samba (Roma, 2005), Ragtime, Jazz & dintorni (Milano, 2007), prefato da Amiri Baraka, Una storia sociale del jazz (Milano 2014), prefato da Zygmunt Bauman, Saudade Bossa Nova (Firenze, 2017). Per i “Saggi Marsilio” ha pubblicato l’unica Storia del ragtime, in due edizioni (Venezia, 1984 e 1989) edita in Italia e in Europa. Ha scritto monografie: due su Frank Sinatra (Venezia, 1991) e The Voice – Vita e italianità di Frank Sinatra (Roma, 2011), e su Vinicio Capossela (Milano, 1993), Francesco Guccini (Milano, 1993), Louis Armstrong (Napoli, 1997), un paio di questi col contributo amichevole di Renzo Arbore e Gianni Minà. Collabora con la RAI, per la cui struttura radiofonica ha condotto diverse trasmissioni musicali, e per La Storia siamo noi ha contribuito allo special su Louis Armstrong. Tiene periodicamente stage su Civiltà Musicale Afroamericana oltre a collaborare con la Fondazione Treccani per le voci afroamericane. Tra i vari riconoscimenti ha vinto un Premio Nazionale Ministeriale di Giornalismo, ed è risultato tra i finalisti del Premio letterario Calvino per l’inedito. Per la narrativa ha pubblicato un romanzo breve per ragazzi dal titolo Easy Street Story, (Npoli, 2007), la raccolta di racconti È troppo tardi per scappare (Napoli, 2013), il romanzo epistolare Caro Giancarlo – Epistolario mensile per un amico ammazzato, (Terracina, 2014), che gli è valso il Premio ‘Giancarlo Siani’ 2014. È il direttore artistico del Festival Italiano di Ragtime e il suo sito è www.gildodestefano.it.

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