Cava, sul bus come sardine: gli studenti chiedono più corse per l’Università
Per raggiungere l’Università un servizio di trasporto superaffollato negli orari di punta. Studenti stipati come sardine sui bus.
Monta la protesta degli studenti che si recano da Cava all’Ateneo salernitano con i mezzi di trasporto pubblico, i quali lamentano la necessità di un rinforzo dei collegamenti da e per l’università degli Studi di Salerno.
Ogni giorno una nutrita carovana di giovani iscritti alle varie facoltà deve fare i conti con il sovraffollamento alle fermate e i bus che partono carichi all’inverosimile, soprattutto negli orari di punta, durante i quali non si trova un posto a sedere nemmeno a pagarlo oro. Gli studenti hanno testato sulla propria pelle un servizio limitativo e non adeguato per le loro necessità, ma anche per la città di Cava de’ Tirreni.
Occorrerebbe rafforzare alcune specifiche tratte in determinate fasce orarie – ad esempio la mattina e il pomeriggio- per evitare il disagio e far sì che non si viaggi come in carri bestiame., insomma, un servizio degno di questo nome. Una richiesta non da missione impossibile. Occorrerebbe che l’Amministrazione Comunale portasse avanti queste istanze agli organi competenti e chiedesse l’istituzione di nuove corse, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, negli orari in cui gli studenti ne chiedono la presenza, e raddoppiare i bus affollati.
In verità, di recente il Presidente della IV Commissione, Luca Cascone, aveva fatto sapere che era stato approvato e si stava attuando da parte della Giunta della Regione Campania un Piano straordinario per la mobilità degli studenti, in seguito a precise richieste di alcuni comuni dell’Agro e di Cava de’ Tirreni.
Il piano in questione prevedeva altre dieci corse aggiuntive per l’Agro a partire dal 28 ottobre.
A Cava, a detta degli studenti che si recano a Fisciano in bus, nulla è ancora cambiato. Sarebbe il caso che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Servalli sollecitassero quelli regionali per focalizzare l’attenzione sulla valle metallina e sul disagio che vivono gli studenti cavesi.