Cava, “Siamo Cavesi” e “La Fratellanza” contro l’IMU sulle aree edificabili in precedenza agricole
Battaglia contro l’iniqua imposizione tributaria dell’Amministrazione Servalli sul recupero dell’IMU relativa all’anno 2014 e agli anni successivi su aree a precedente destinazione agricola successivamente qualificate come edificabili
L’altro ieri pomeriggio, presso la Pasticceria ‘U Monaco di Nocera Superiore, si è svolto un incontro con i tecnici sul tema del recupero dell’IMU relativa all’anno 2014 e agli anni successivi su aree a precedente destinazione agricola successivamente qualificate come edificabili avviato dal Comune. Al termine dei lavori i due gruppi Consiliari di Siamo Cavesi e La Fratellanza hanno emesso un comunicato stampa nel quale hanno chiarito la loro posizione sulla tematica.
Il comunicato intende portare all’attenzione dei cittadini il contenuto dell’interrogazione presentata dai gruppi consiliari all’Amministrazione Comunale che sarà discussa nel corso del “question time” all’ordine del giorno della prossima seduta del massimo consesso cittadino convocata per domani mo 6 maggio.
I consiglieri Marcello Murolo, Bruno D’Elia, Raffaele Giordano, Vincenzo Passa, Luigi Petronee Pasquale Salsano, firmatari del comunicato, si rivolgono al Sindaco ed all’Assessore al Bilancio, evidenziando che “nel Consiglio Comunale dello scorso 21 gennaio i consiglieri di minoranza hanno già proposto una interrogazione con la quale si chiedeva all’Amministrazione di modificare la propria posizione in merito al recupero dell’IMU relativa all’anno 2014 e agli anni successivi su aree a precedente destinazione agricola successivamente qualificate come edificabili.”
“In tale occasione – continua la nota – venne evidenziato come fosse iniquo qualificare come edificabili terreni che in concreto risultano invece inutilizzabili a tal fine sia per limiti oggettivi, sia per l’esistenza di specifiche destinazioni d’uso o di altri vincoli urbanistici. Venne altresì evidenziato che, per i medesimi motivi, il valore ipotizzato per le aree in questione dall’ufficio tributi in sede di determinazione dell’imposta, risultava sicuramente spropositato rispetto a quello effettivo.”
I consiglieri ricordano, ancora che “in sede di dibattito sull’argomento, l’Assessore al Bilancio affermò di condividere, in linea di principio, le preoccupazioni espresse, e dichiarò che si sarebbe attivata per sospendere i procedimenti in atto e per promuovere nuovi procedimenti nei quali, tramite l’istituto della partecipazione, ai cittadini sottoposti al tributo sarebbe stata data la possibilità di interloquire con l’Amministrazione per concorrere a determinare un valore delle aree corrispondente a quello effettivo.”
Infine, lamentano che – “non si hanno notizie precise in merito all’effettiva adozione di tali iniziative. È invece certo che nelle settimane successive hanno continuato ad essere notificati numerosissimi accertamenti esecutivi, sempre per importi spropositati rispetto al reale valore di mercato dei beni e alle effettive possibilità di utilizzo degli stessi. I proprietari delle aree, per la maggior parte provenienti da famiglie coltivatrici, che già stanno subendo un esproprio strisciante, si trovano dunque nella necessità di dover sopportare anche le spese di tutela dinanzi la magistratura tributaria.”
È necessario intervenire sull’argomento assicurando un’imposizione equa e trasparente sui beni in questione, bloccando innanzitutto gli accertamenti già avviati allo scopo di non pregiudicare in via definitiva la posizione degli interessati.
Per questo motivo i firmatari chiedono all’Amministrazione comunale di “procedere immediatamente ad una moratoria degli accertamenti esecutivi in questione, da attuarsi mediante la sospensione dei termini di impugnazione o la revoca degli stessi accertamenti, in attesa dell’emissione di provvedimenti più meditati e più corretti sotto il profilo della legittimità e della giustizia sostanziale.”
La parola, a questo punto, passa all’Amministrazione comunale dalla quale è lecito attendersi le opportune risposte ed iniziative in merito nell’interesse dei numerosi cittadini interessati da un tema, quale quello dell’imposizione tributaria, quanto mai sentito, soprattutto in questo periodo di crisi economica e sociale.