Sta tenendo banco in questi giorni tra i politici cavesi la querelle sorta attorno al Palaeventi e alla gara d’appalto per i lavori di riqualificazione e gestione della struttura che è andata deserta.
A sollevare il polverone attorno alla vicenda è stato l’ex assessore dell’Amministrazione Servalli, Enrico Bastolla, che parlato di “canto del cigno del Sindaco” ed ha invitato a spostare i fondi Più Europa da quello che lui definisce un flop, ai lavori di rifacimento di Piazza di San Francesco, che erano gli originari destinatari della somma dirottata verso il fatiscente mausoleo di Pregiato.
A Bastolla hanno risposto, nell’ordine, il capogruppo del PD, Giuliano Galdo, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Nunzio Senatore. Con una nota stampa, Galdo ha replicato a Bastolla spiegando che il bando è andato deserto per le difficoltà oggettive esistenti, ma che sarà riproposto tra un mese per portare a compimento un’opera incompiuta che da decenni giace nell’oblio. Nunzio Senatore, invece, ha replicato asserendo che ci sono tre imprenditori interessati, con i quali l’Amministrazione si è rapportata in diverse occasioni e che hanno chiesto più tempo per la presentazione delle offerte.
A questa diatriba tutta interna al centrosinistra cittadino, si è aggiunta ieri la voce dei rappresentanti della Lega. In una nota indirizzata alla stampa e diffusa a mezzo social, il coordinamento cittadino punta il dito contro la gran confusione, a loro dire, che regna all’interno del PD metelliano: ”È palese che il PD non ha una regia né una programmazione – commenta la Lega nel messaggio – ormai sono tutti contro tutto, governano una città senza arte, né parte che va alla deriva”.
Non resta che attendere quelli che saranno gli sviluppi pratici della vicenda, al di là dei contenziosi politici.