Cava, Potere al Popolo: “Sparisce l’Ospedale, ma l’Amministrazione resta muta”
Alla vigilia del Consiglio comunale monotematico sulle iniziative a tutela della piena continuità operativa del Presidio ospedaliero S. Maria Incoronata dell’Olmo di Cava de’ Tirreni, Potere al Popolo scrive un comunicato stampa nel quale palesa perlessità e preoccupazioni in merito alla situazione attuale.
“A quasi un anno dallo scoppio della pandemia siamo ormai ridotti alla conta dei morti, constatata l’impossibilità di garantire l’efficienza del sistema sanitario – denuncia Davide Trezza coordinatore nazionale di Potere al Popolo – Basti pensare alla capacità di processare poco meno di 300 tamponi al giorno in tutto l’ambito territoriale in cui rientrano 14 comuni (Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare, Amalfi, Atrani, Cetara, Conca de’ Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti), in relazione ad una densità demografica di circa 93mila abitanti che ha mandato letteralmente a monte il tracciamento dei contagi, le liste d’attesa, la risposta alle richieste di assistenza domiciliare ed esecuzione dei tamponi, e ovviamente anche la reale rilevazione del dato pandemico locale”.
I cittadini – prosegue il comunicato – lamentano di non poter accedere alle ordinarie visite ambulatoriali bloccate dalla Regione Campania e le unità in servizio dell’Usca sono talmente insufficienti da costringere i pazienti positivi a recarsi di persona presso le sedi per mancate visite domiciliari, spesso dopo essere rimasti settimane in attesa in casa senza monitoraggio. In questo scenario un’utenza confusa ed abbandonata ha cercato rifugio nella medicina di famiglia che non sempre ha saputo rispondere alla richiesta, o in molti casi è risultata isolata quando la gestione del paziente doveva necessariamente passare attraverso la visita specialistica”.
Lo spostamento della rianimazione dall’ospedale di Cava al Da Procida di Salerno – si legge nella nota stampa – di fatto ha negato il servizio di assistenza e di operatività collegata anche degli altri reparti che sono rimasti scoperti anche rispetto alla gestione delle urgenze. L’ospedale ha smesso di erogare i più elementari servizi di prevenzione e gestione delle patologie croniche ed acute, limitandosi alle emergenze, ove possibile. Il poliambulatorio di via Gramsci, che già operava in estrema carenza di personale, necessita di una riorganizzazione complessiva.
Di qui la proposta di Potere al Popolo:
- L’istituzione di un sportello unico della salute comunale, che raccolga i reclami della cittadinanza e sappia indirizzarla verso una presa in carico o una continuità terapeutica venuta a mancare in questi mesi di ambulatori specialistici chiusi, implementando una maggiore implementazione tra medicina territoriale e ospedaliera;
- Implementazione delle USCA, in particolare per quanto concerne l’assistenza domiciliare, con assunzioni maggiori ed a tempo indeterminato, stabilizzando gli operatori già attivi;
- Riapertura immediata degli ambulatori specialistici ospedalieri e di territorio;
- Tamponi gratuiti su prescrizione del medico di medicina generale;
- Riattivazione immediata dei reparti dell’ospedale cittadino.