Cava, il sindaco Servalli conferma tre contagi e assicura: “L’Ospedale non verrà chiuso”
Nel consueto video quotidiano di aggiornamento sull’emergenza coronavirus, il sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, ha ufficialmente confermato il terzo caso positivo al tampone faringeo in città.
Servalli ha precisato che il terzo caso riscontrato non è all’interno della frazione di Passiano, escludendo quindi l’esistenza di un focolaio dell’epidemia nella zona. Il Sindaco ha fatto sapere che tutte le famiglie e tutti i contatti diretti di queste tre persone sono stati sottoposti alla quarantena e saranno oggetto di tampone faringeo. I cittadini in isolamento fiduciario nelle proprie abitazioni per 14 giorni, pur non avendo alcun sintomo che dia elementi di preoccupazione allo stato attuale delle cose, sono circa ottanta.
“Ricordo l’obbligo di uscire di casa soltanto per determinati motivi: lavoro, salute, e necessità quali fare la spesa – ha sottolineato Servalli – Questa mattina un cittadino è stato denunciato all’autorità giudiziaria perché proveniente da Torino senza aver fatto alcuna comunicazione agli organi preposti, nè aver adottato determinate misure di cautela”.
Il Sindaco ha ribadito che i controlli continueranno in maniera rigida e serrata.
Infine, ha parlato dell’Ospedale cittadino per sgombrare il campo da ogni polemica circa il suo utilizzo in questo frangente delicato. “Sono stati acquistati dalla Regione Campania dei moduli prefabbricati all’interno dei quali saranno collocate 16 postazioni per la terapia intensiva. uno di essi sarà collocato dinanzi al “Ruggi d’Aragona, insieme a una serie di postazioni interne al plesso ospedaliero per la terapia intensiva”.
“In tal modo – ha precisato Servalli – strutture ospedaliere quali la stessa di Cava saranno messe nella condizione di continuare a svolgere la loro ordinaria attività. L’Ospedale non chiude, né viene smantellato”.
Infine, ancora una volta, l’avviso a non uscire di casa se non è strettamente necessario: “Non guarderemo in faccia a nessuno”.
Il fatto che non sia di Passiano non fa ben sperare, ciò vuol dire che potrebbero esserci altri potenziali focolai a Cava. Diverso sarebbe se fosse comunque riconducibile ad uno dei due concittadini già contagiati. Ricostruire la catena dei contatti è importante e se sotto controllo potrebbe renderci più sereni. Magari sapere se appartiene a quella catena sarebbe utile per noi cittadini.