Cava, il futuro della politica cittadina da Servalli a Murolo passando per Armando Lamberti
L’inaugurazione della sede del comitato elettorale di Marcello Murolo, candidato sindaco del centrodestra metelliano, segna concretamente l’inizio della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale e per l’elezione del nuovo sindaco di Cava de’ Tirreni.
Il motivo è semplice: Murolo è il più temibile, diciamo pure che è il vero avversario del sindaco uscente Vincenzo Servalli.
Senza nulla togliere alle qualità e al peso elettorale e politico di almeno altri due candidati a sindaco, ovvero Benevento per i Cinque Stelle e Bastolla per quella parte del centrosinistra che non si riconosce nell’attuale maggioranza, a noi pare che il centrodestra e il suo leader Murolo abbiano più di altri le carte in regola per competere con l’uscente sindaco Servalli.
Questo essenzialmente per due motivi. Il primo, perché Marcello Murolo è espressione della buona borghesia metelliana, rappresentando nel tempo stesso una novità dotata però di buona esperienza politico-amministrativa oltre che di competenza professionale.
Il secondo, perché il centrodestra comunque ha un plafond elettorale più che ragguardevole in città.
Detto questo, non significa che la vittoria sia a portata di mano. Tutt’altro. L’uomo da battere resta il sindaco uscente Servalli che, soprattutto in questi ultimi mesi, ha ottimizzato al meglio la sua attività di primo cittadino ma ha saputo anche lavorare attivamente per mettere su una coalizione nuova, più forte, più composita e forse meno omogenea, ma comunque più inclusiva e soprattutto ancora più competitiva e forte, addirittura all’apparenza quasi invincibile, da un punto di vista elettorale.
Sulla carta, insomma, Servalli non dovrebbe avere problemi ad essere rieletto. Sulla carta, dicevamo. Le elezioni, la partita vera, insomma, è però un’altra cosa e va giocata da tutti senza sottovalutare nessuno.
Ad ogni modo, le variabili in una campagna elettorale sono tante e possono incidere in modo imprevedibile sugli esiti elettorali. Per questo, le idee più chiare le avremo quando si presenteranno le liste. Per ora, ci sono poche certezze, tra queste il fatto che il centrodestra di Murolo è molto diverso da quello che finora abbiamo conosciuto. Un suo pezzo ragguardevole, infatti, è passato con Servalli. Quanto ciò inciderà sull’esito della campagna elettorale è difficile prevederlo, ma comunque alla fine, nel bene o nel male, un peso di sicuro lo avrà.
Un’altra variabile molto importante è la concomitanza con il voto regionale, dove di sicuro peserà quello che potremmo definire, ad oggi, l’effetto De Luca.
Alle regionali abbiamo in terra cavese un’altra competizione, solo all’apparenza parallela, ma che nella sostanza si interseca con quella comunale.
A destra c’è la candidatura a consigliere regionale di Imma Vietri per Fratelli d’Italia. Si tratta di una candidatura forte e quotata per non dire blindata.
Per ora, però, la partita più interessante potrebbe giocarsi a sinistra dove ci dovrebbe essere per la seconda volta la candidatura di Monica Bisogno in una lista che appoggia la rielezione del governatore De Luca.
Sempre con il centrosinistra di De Luca dovrebbe correre con una lista di centro l’ex consigliere regionale Giovanni Baldi, che tenta una rielezione non facile ma neanche impossibile, non avendo forse oggi la forza elettorale del passato, che, peraltro, affondava le sue radici nel centrodestra.
La sorpresa nel centrosinistra, però, dovrebbe essere rappresentata dalla candidatura, in una lista espressione del mondo cattolico, dell’attuale vicesindaco di Cava de’ Tirreni Armando Lamberti. Per quello che si sa il docente universitario metelliano sta da tempo ricevendo forti ed autorevoli pressioni per correre alla Regione come capolista in provincia di Salerno. Lamberti, al momento, sta resistendo a queste sollecitazioni, anche perché impegnato a mettere su con la sua associazione civica una lista alle comunali molto competitiva in appoggio ovviamente alla rielezione di Servalli. Tuttavia, da indiscrezioni raccolte in questi giorni, il professore Lamberti deciderà sulla sua candidatura alle regionali in ragione anche di quelle che saranno le prospettive politiche future della sua lista e dell’evoluzione del rapporto di alleanza con Servalli. Per farla breve, Lamberti sembra che abbia chiesto al sindaco Servalli delle garanzie sugli assetti futuri del governo cittadino. In altre parole, se queste garanzie non ci saranno o comunque non saranno soddisfacenti, allora Lamberti, fermo restando l’appoggi a Servalli, lancerà la sua candidatura anche alle prossime regionali, con il risultato immediato di rompere certi equilibri elettorali che ad oggi sembrano abbastanza chiari e definiti sul territorio cittadino.
Stiamo a vedere, in conclusione, cosa succede. Anche in questo caso, però, è troppo presto per fare analisi e previsioni. Non resta che aspettare. All’ombra, possibilmente.