Cava, ieri un pesante automezzo si è “incastrato” sul trincerone all’altezza di via Atenolfi
Pista di go-kart 1- mezzi pesanti 0. Non è il titolo di un film, purtroppo, ma l’amara realtà che si è presentata agli occhi degli automobilisti cavesi ieri mattina nel tratto finale del trincerone ferroviario che sbuca all’incrocio di via Atenolfi, accanto alla casa di cura “Villa Alba”, per intenderci.
Lo svincolo che da via Atenolfi va su corso Principe Amedeo, infatti, è stata protagonista di una circostanza molto per un camion di grandi dimensioni che non ha potuto effettuare una corretta manovra in curva, come si può vedere dalla foto, bloccando per un po’ il traffico. In altre parole, il “bestione” ha dovuto impegnare anche il marciapiede per poter immettersi da corso Principe Amedeo su via Atenolfi. D’altro canto, l’immissione riesce difficoltosa e pericolosa anche per le auto figurarsi per un automezzo del genere che tutto doveva fare tranne che impegnare un simile svincolo.
Di fronte a tale visione viene spontaneo chiedersi quali siano le menti eccelse che hanno partorito un siffatto progetto all’epoca in cui è stato completato questo tratto dell’ opera che è in cantiere da circa un ventennio. Perfino un bambino avrebbe, a naso, intuito che le corsie di incanalamento sono troppo disagevoli per un incrocio di portata strategica per lo scorrimento dei mezzi, come quello in questione.
Circa un paio di mesi fa, sempre lo stesso punto fu protagonista di uno spettacolare incidente avvenuto durante le ore notturne: un veicolo proveniente dal viale del trincerone ferroviario non eseguì correttamente l’ingresso in curva ed impattò contro la barriera posta lungo il marciapiedi, che in parte fu divelta dall’urto.
Certi di interpretare il pensiero dei cittadini cavesi, che non meritano di vivere in una città dove è stato partorito un obbrobrio del genere, rivolgiamo un appello al sindaco della città, Vincenzo Servalli, che più volte durante la campagna elettorale (e anche dopo) ha definito quel tratto stradale “una pista di go-kart”. Chiaramente non ha colpe, in quanto il tutto è stato messo in cantiere e realizzato prima che lui divenisse Primo cittadino di Cava de’ Tirreni; tuttavia, fino ad ora, ancora nulla in concreto si è visto per dare una sistemata ad un assetto stradale così stravagante.
O per prendere qualche provvedimento bisognerà attendere qualche incidente più grave?
18 maggio 2017 – By Nino Maiorino
Caro Direttore, purtroppo questa volta non sono d’accordo con l’articolo della brava Carolina Milite sull’incidente che ha visto coinvolto, all’imbocco di Via Atenolfi, proveniente dal c.d. Trincerone, un bestione autosnodato che, da quello che si vede nella fotografia, si è incastrato nella curva, tra la inferriata della clinica Silba e il muro del marciapiede di fronte.
Ma dove voleva andare quel bestione?
Se anche avesse superata quella curva, certamente si sarebbe bloccato all’incrocio tra Via Atenolfi e Via De Filippis e Via Francesco Carillo.
Ben vero quella curva è un obbrobrio, anche per le autovetture che, provenienti dal trincerone, debbono immettersi su Via Atenolfi, anche perché il limite di velocità sul Trincerone non viene rispettato, né vi sono, almeno sull’ultimo tratto, i più volte chiesti dissuasori di velocità.
Ma certamente quella curva e la viabilità che segue non consentono il transito di bestioni di tali dimensioni: per evitare incidenti del genere, basterebbe applicare, nell’ultimo tratto del trincerone, un divieto di accesso agli automezzi di quella stazza.
Perché non farci portavoce di tale istanza verso l’amministrazione cittadina?