scritto da Pasquale Petrillo - 29 Dicembre 2022 10:38

Cava de’ Tirreni, vicenda Vuolo-Senatore-Siamo Cavesi: deponete le armi!

Insomma, un chiarimento è possibile ed auspicabile. Se intemperanze ci sono state, basta riconoscerle. In fondo, la politica non va vissuta

La  vicenda giudiziaria che vede protagonisti l’avvocato Alfonso Senatore e l’eurodeputata Lucia Vuolo da un punto di vista giornalistico diventa sempre più ghiotta e interessante.

E’ però, al contrario, per chi scrive, molto spiacevole da un punto di vista umano, in ragione del fatto che coinvolge amici di vecchia data.

E’, infine, a dir poco disdicevole da un punto di vista politico per gli attori dello scontro, ma anche per lo schieramento di cui fanno parte.

Conosco molto vagamente la vicenda giudiziaria e, per quanto mi riguarda, non mi preme affatto apprendere i suoi contenuti e risvolti. C’è solo da osservare che è il caso di deporre le armi ed evitare di fare peggio.

Insomma, un chiarimento è possibile ed auspicabile. Se intemperanze ci sono state, basta riconoscerle. In fondo, la politica non va vissuta come una sfida all’O.K. Corral. La politica non è un’arena per gladiatori, bensì uno spazio dove esercitare l’arte della mediazione. Sì, perché soprattutto quando si è nella stessa area politica, lo sforzo deve essere sempre quello di ricercare le ragioni per cui stare insieme e non i motivi per darsi battaglia.

L’auspicio, per farla breve, è che dopo questa secca precisazione di Siamo Cavesi non si inneschi una reazione a catena. A chi gioverebbe una nuova, eventuale virulente polemica? Non certo ai protagonisti di una ennesima diatriba.

L’auspicio, però, è anche che chi può si adoperi per acquietare gli animi facendo prevalere la ragione.

In conclusione, si attendono conciliatori per rinfoderare le armi e fumare il calumet della pace.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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