Cava de’ Tirreni, mancata approvazione nei termini del rendiconto: le opposizioni attaccano Servalli & C.
“Fuori tempo massimo. Ancora una volta e senza fornire alcuna spiegazione a consiglieri e cittadini”.
Principia così il comunicato stampa dei consiglieri di opposizione e dei vertici cittadini di Siamo Cavesi de La Fratellanza e di Forza Italia.
“Lo scorso 30 aprile scorso -prosegue il comunicato dell’opposizione- è scaduto il termine entro il quale (ai sensi dell’art. 227 del TUEL) il Consiglio Comunale di Cava avrebbe dovuto approvare il rendiconto della gestione, cioè il bilancio consuntivo dell’anno 2022 – spiegano i consiglieri di opposizione in una nota – Per la verità, poiché il 30 aprile era domenica e il primo maggio era festa, il termine si deve intendere come slittato al 2 maggio. Anche questa data, però, è passata e del rendiconto non c’è nemmeno l’ombra. Non se ne sente parlare e non sono nemmeno state ancora convocate le commissioni consiliari che dovrebbero esaminarlo prima della presentazione in Consiglio comunale”.
“Come ogni anno -si legge ancora- e come ad ogni scadenza di bilancio – la più importante nella vita amministrativa di un ente- l’Amministrazione Servalli arriva impreparata:non riesce mai a rispettare un termine di legge, non riesce mai a far quadrare i conti, non ritiene nemmeno di dover spiegare ai consiglieri comunali e ai cittadini il motivo per il quale la legge non viene rispettata e quali siano i problemi a redigere un semplice consuntivo. Il sindaco non manca mai di dispensare parole rassicuranti nei suoi discorsi, ma intanto le cose vanno, come sempre, alla deriva. E questo è tanto più grave se si considera che il Comune di Cava è in piano di riequilibrio e, quindi, è un osservato speciale. Dovrebbe dimostrare di essere in grado di tenere i conti in ordinese non vuole andare in dissesto, anche perché’ il recente decreto legge n. 13/2023 sanziona i comuni che non approvano i rendiconti nei tempi prefissati”.
“È importante che tutti i consiglieri comunali, e con loro tutti i cittadini cavesi -conclude la nota- siano messi in grado di sapere qual è la situazione economica-finanziaria del Comune – sottolineano i consiglieri – e che gli venga detto se e quando il rendiconto sarà presentato, quali sono le difficoltà a mettere i conti in ordine e quale sarà la dose di spregiudicatezza necessaria ai consiglieri che ancora sostengono questa amministrazione per dare un voto favorevole. Ancora di più è importante una riflessione politica per chiedersi se è ancora il caso di andare avanti in questo modo e, cioè, con la logica del tirare a campare a danno dei cittadini.Forse è arrivato il momento di riconoscereche è meglio smettere e dare alla Città la possibilità di ricominciare da capo”.
Un altro comunicato, sempre sull’argomento bilancio, è stato diffuso nella serata di ieri ancora dal movimento La Fratellanza a firma di Massimo Buchicchio, Responsabile Dipartimento per gli indirizzi Politici-Finanziari
“Ormai al Comune di Cava de’ Tirreni è sovrana l’incapacità gestionale -scrive Buchicchio- Del rendiconto di gestione 2022, dal Comune non si ha alcuna notizia, né di provvedimenti adottati da parte della giunta comunale. Il testo unico enti locali, prevede che il rendiconto sia deliberato dal consiglio comunale entro il 30 aprile dell’anno successivo. Il tutto, ovviamente, previa valutazione da parte dei revisori dei conti. È evidente che le scadenze vanno rispettate, soprattutto da un ente pubblico”.
“Questo ennesimo ritardo -incalza Buchicchio- dimostra ancora una volta come questa amministrazione non sia più in grado di gestire e affrontare le gravi difficoltà economico finanziarie in cui versa il bilancio comunale già soggetto ad un piano di riequilibrio finanziario che limita notevolmente l’operatività dall’azione politico amministrativa anche nell’erogazione di servizi essenziali ai cittadini di Cava”.
“Il ritardo nell’approvazione del rendiconto comporta -avverte Buchiccio- in sostanza, un blocco dell’attività. Il Ministero dell’interno sospende il pagamento delle risorse finanziarie a qualsiasi titolo, comprese quelle del fondo di solidarietà comunale, comportando così per il Comune, in forma temporanea, un grave danno alla liquidità dell’ente. L’assenza di liquidità non consentirà di effettuare anche i minimi lavori di manutenzione sulle strade e altro, almeno fino al termine del 2023”.
Da qui la richiesta da parte del “movimento politico de La Fratellanza dell’intervento del Prefetto affinché si rispettino i termini imposti per legge e per ogni altro provvedimento ritenuto opportuno”.
“Infatti -conclude Buchicchio l’art. 1 del decreto-legge 22 febbraio 2002 n.13 stabilisce che «quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, il prefetto assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a venti giorni, per la sua approvazione, decorso il quale sisostituisce, mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente e inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio»”.