Cava de’ Tirreni, lettera al Direttore di Marcello Murolo: “Al sindaco Servalli abbiamo sempre detto di tornarsene a casa dando così di nuovo la parola agli elettori”
Tutti i consiglieri di maggioranza sanno che il proprio voto è indispensabile, tutti hanno qualcosa da chiedere e tutti polemizzano, parlano male dei propri alleati politici, si dicono insoddisfatti dell’attività amministrativa, denunciano le tante cose che non vanno e dicono di volersene andare, ma solo per alzare il prezzo. Quando hanno ottenuto ciò che volevano, tutto rientra e tutti amici come prima, almeno fino al prossimo giro
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Caro Pasquale,
hai senz’altro ragione quando, nel tuo articolo di ieri, dici che il teatrino (purtroppo) andrà avanti nonostante la maggioranza politica di Servalli non esista più da tempo, al punto che anche il Presidente del Consiglio Comunale Adolfo Salsano non ha remore a rilasciare le dichiarazioni che rilascia, salvo poi lasciare le cose come stanno.
Hai meno ragione, secondo me, quando scrivi che in fondo sia la maggioranza che l’opposizione preferiscono che le cose restino come stanno, perché nessuno vuole tornare a casa con lo scioglimento del Consiglio comunale.
Consentimi di dirti che le cose non stanno così. Sono anni che l’opposizione, in Consiglio Comunale, dice -e anzi urla- le stesse cose che dici tu: e cioè che questa è tutto fuorché una giunta di centro-sinistra, che non ha un programma politico né un programma amministrativo coerenti, che è solo un gruppo di persone che ha saputo creare e gestire molto bene il consenso che la città improvvidamente gli ha dato e che ora non ha altro obiettivo che restare attaccata alla poltrona.
Più e più volte abbiamo invitato il Sindaco e i consiglieri di maggioranza a prendere atto della realtà e tornarsene a casa dando di nuovo la parola agli elettori. Lo abbiamo fatto anche con manifesti pubblici che ci sono costati ritorsioni e offese sanguinose da parte di “lorsignori” (compresi alcuni consiglieri di maggioranza che poi, in privato, dicono del Sindaco esattamente le stesse cose che diciamo noi). E non si è trattato solo di discorsi. Ricorderai che mesi fa, quando il gruppo di Azione, oggi trionfalmente rientrato in maggioranza, ne prese le distanze, proponemmo una mozione di sfiducia motivata invitando tutti i consiglieri a firmarla. Le firme si sono fermate a 11.
Allora, qual è il punto? Il punto è che intorno alla debolezze politica dell’Amministrazione Servalli e al suo dipendere dal voto di un paio di consiglieri, si gioca una partita politica, complicata quanto squallida, all’interno della stessa maggioranza. Tutti i consiglieri di maggioranza sanno che il proprio voto è indispensabile, tutti hanno qualcosa da chiedere in termini di visibilità, priorità, risorse, ecc., e tutti polemizzano, parlano male dei propri alleati politici, si dicono insoddisfatti dell’attività amministrativa, denunciano le tante cose che non vanno e dicono di volersene andare, ma solo per alzare il prezzo. Quando hanno ottenuto ciò che volevano, tutto rientra e tutti amici come prima, almeno fino al prossimo giro.
E noi dell’opposizione? Noi dell’opposizione, oltre a denunciare quanto accade, abbiamo capito un’altra cosa, e cioè che i consiglieri di maggioranza impegnati in questo gioco ritengono che “flirtare” un po’ con quelli di minoranza sia un modo per rendere la loro minaccia più credibile, cioè per apparire più pericolosi agli occhi di Servalli e alzare di più la posta. Nella fase della critica, inchini e ringraziamenti al contributo intelligente dei consiglieri di minoranza; trovato l’accordo, nessuno ti dice più niente, perché -dicono loro- continuare questa esperienza amministrativa (disastrosa) significa dimostrare “senso di responsabilità” nei confronti della città.
“I fatti dicono che questi quattro anni di amministrazione sono stati un disastro e che prima si cambia, chiamando gli elettori a pronunciarsi nuovamente, meglio è”
E’ ovvio che noi, a questo gioco, non ci prestiamo. Noi abbiamo una sola linea politica, che è fondata sui fatti. I fatti dicono che questi quattro anni di amministrazione sono stati un disastro e che prima si cambia, chiamando gli elettori a pronunciarsi nuovamente, meglio è.
In questo, daccene atto caro Pasquale, noi civici e gli amici dell’opposizione di centro-destra siamo sempre stati coerenti, cioè abbiamo sempre detto quello che pensavamo e fatto quello che dicevamo.
Spero che tutti coloro che, dai banchi della maggioranza, descrivono così bene i mali politici e amministrativi dell’attuale governo cittadino, mostrino finalmente, nei fatti, la stessa coerenza, e non si ostinino a rimanere in questa barca chiamata amministrazione Servalli, che affonda lentamente trascinando con sé (purtroppo) l’intera città.
Con amicizia e stima,
Marcello Murolo
Carissimo Marcello,
grazie per questa tua nota che puntualizza a chiare lettere la posizione dell’opposizione su un aspetto decisivo, ovvero la fine anticipata di un governo municipale che in quattro anni è stato capace di produrre solo un cumulo tale di macerie che occorreranno non pochi anni per rimuoverle.
D’altro canto, il mio commento al riguardo, che può essere ritenuto anche una provocazione, nasce da una percezione molto diffusa nella opinione pubblica cittadina circa la presunta scarsa volontà dell’opposizione di arrivare al redde rationem con Servalli.
Mi fa piacere, in questo senso, che le mie riflessioni ti abbiamo dato l’opportunità non solo di ribadire la posizione dei consiglieri comunali del centrodestra metelliano, ma anche di descrivere in modo magistrale quelli che noi giornalisticamente classifichiamo come i mal di pancia della maggioranza. Il tuo è un vero e proprio affresco, nel quale hai tratteggiato in modo plastico le miserie politiche ed umane di questa maggioranza scollata e non più tale.
Auguri di buon ferragosto,
Pasquale Petrillo
Se si chiede al sindaco di dare le dimissioni, sarebbe opportuno che tutti i consiglieri di minoranza o se vogliamo di opposizione dovrebbero dare loro per prima le dimissioni. Sarebbe un bellissimo atto politico. Ma questo i consiglierei non lo faranno mai