scritto da Redazione Ulisseonline - 14 Novembre 2022 06:48

Cava de’ Tirreni, l’associazione politico-culturale Cava 4.0 sull’agonia degli impianti sportivi e il sogno sfumato dell’ex Velodromo

Cava de' Tirreni, l'associazione Cava 4.0 sull'agonia degli impianti sportivi e il sogno sfumato dell’ex Velodromo

area ex Velodromo

Quella dell’ex velodromo è solo una delle ultime vicende che vede coinvolta l’Amministrazione comunale della “svolta scadente”

“Lungaggini burocratiche, aumento delle tariffe, regolamento per la gestione degli impianti sportivi serrato, strutture cadenti e fatiscenti. In poche righe è possibile avere una fotografia della situazione in cui versa il patrimonio comunale, relativamente agli impianti sportivi, e della cattiva gestione degli stessi. Non ultima, infatti, la notizia che l’ex Velodromo non diventerà il favoloso polo sportivo che tutti aspettavamo in città”.

Questa la radiografia sull’impiantisca sportiva a Cava de’ Tirreni diffusa dall’associazione politico-culturale Cava 4.0 nel suo ultimo comunicato stampa.

“Questa -attacca Cava 4.0- è solo una delle ultime vicende che vede coinvolta l’Amministrazione della “svolta scadente” che va a sommarsi alla, già disastrata, situazione degli impianti sportivi a Cava de’ Tirreni”.

“Abbiamo già evidenziato,in passato -prosegue il comunicato- la problematica delle tariffe ballerine che aumentavano e diminuivano ad ogni consiglio comunale. Ora che, finalmente, ci si è decisi a regolamentarle secondo tabelle tariffarie, i conti non tornano. Sì, perché, le tariffe sono aumentate ma le strutture sono cadenti e fatiscenti prive degli adeguamenti necessari al loro utilizzo. Eppure, abbiamo gridato ai fondi PNRR, per mesi, per finanziare gli interventi indifferibili degli impianti sportivi senza vedere risultati concreti se non per la piscina comunale”.

“A causa della situazione -avverte Cava 4.0- è difficile per una città – conosciuta per le sue eccellenze sportive fino agli anni ’80 – esprimere club competitivi negli sport cosiddetti “minori” nonostante le associazioni si impegnino in importanti investimenti per cercare di mantenere vivo il senso dello sport. A chiudere il cerchio dei  soliti rimpalli di competenze e responsabilità fra gli assessorati e i dirigenti comunali , c’è il Regolamento Comunale. Regolamento che non consente, di fondo, una cogestione degli impianti tra Amministrazione e soggetto affidatario”.

“A nostro avviso -conclude il comunicato di Cava 4.0- la soluzione, per una macchina amministrativa indebitata per 20 anni e che non ha partecipato ai fondi PNRR stanziati per la riqualificazione di strutture e aree, è solo quella di sgravarsi delle spese che concernono la gestione e la manutenzione del patrimonio comunale, ponendo come criteri base del regolamento la concessione degli impianti”.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.