Cava de’ Tirreni, il sindaco Servalli parla del futuro… ma resta la mediocrità del presente
Il problema nella nostra città resta il presente. Ne è consapevole anche il sindaco Servalli, ovviamente. Non potrebbe essere altrimenti
Nell’incontro con la stampa locale tenuto ieri a Palazzo di Città, il sindaco Servalli ha snocciolato una serie di lavori pubblici in corso, ma soprattutto futuri. Per questi ultimi, intendiamoci, siamo allo stadio delle buone intenzioni. In attesa, cioè, dei necessari e consistenti finanziamenti.
Ad ogni modo, nulla quaestio. Non resta che attendere la loro futura realizzazione.
Il problema nella nostra città resta il presente. Ne è consapevole anche il sindaco Servalli, ovviamente. Non potrebbe essere altrimenti, del resto.
L’oggi è fatto di vacche magre. Servalli ha parlato di carestia. In altre parole, di ristrettezza economico-finanziaria. Come dargli torto.
C’è, però, una narrazione che va contestata in larga parte, se non in toto. E’ quella secondo cui tutti i comuni sono in difficoltà, indebitati in modo più o meno consistente come quello di Cava de’ Tirreni, e via di questo passo.
Non è affatto così. Il nostro Comune è malmesso dopo aver chiuso l’ultimo bilancio con un passivo di 58 milioni di euro. Tant’è che è stato necessario un piano pluriennale di riequilibrio finanziario. Il che, tradotto, significa vendita del patrimonio comunale, ma soprattutto meno servizi e più soldi da tirar fuori da parte dei cittadini cavesi per ripianare i debiti accumulati dal Comune.
Vero è, insomma, che tanti altri comuni non navigano nell’oro, ma non tutti hanno il fiato corto come il nostro. Anzi, qualcuno è addirittura in ottima salute. Senza per questo dover andare molto lontano. Basta spostarsi di pochi metri per trovare un comune virtuoso.
E’ il caso di Nocera Superiore.
Infatti, anche nel 2022, è stato tra i primi Comuni in provincia di Salerno ad approvare il Bilancio di previsione entro i termini fissati per legge al 31 dicembre, per la precisione immediatamente dopo lo scorso Natale clicca qui per leggere l’articolo.
E il Sindaco di Nocera Superiore a ragione vanta di avere conti in ordine, nessun aumento dei tributi, completamento delle opere pubbliche in esecuzione e programmazione di nuovi interventi, incremento della qualità dei servizi ai cittadini, sostegno alle fasce più deboli, anziani, diversamente abili e minori.
Si dirà che le due realtà non sono comparabili. Cava è Cava, mentre Nocera Superiore è Nocera Superiore. In parte è così, senza per questo, com’è nostro difetto, avere la puzza sotto il naso.
Ciò non toglie che il Comune di Nocera Superiore sia un ente virtuoso. Con i conti a posto. Addirittura con la capacità di assumere personale. Nell’insieme, con una macchina comunale sufficientemente organizzata ed efficiente in modo accettabile.
Certo, è una città che non ha i portici e le nostre bellezze architettoniche. Non ha la nostra storia e la nostra tradizione. Non si discute.
Forse però è più vivibile. Di sicuro più pulita e con un numero di strisce blu più che accettabili.
Fermiamoci qui.
Non resta che augurarci che il 2023 porti in dono alla nostra città un’Amministrazione comunale meno mediocre dell’attuale. E questo dipende quasi esclusivamente dal sindaco Servalli.
Così come l’augurio che ci porti, quando sarà (forse entro il prossimo aprile), un bilancio comunale di previsione per l’anno 2023 un po’ meno disastroso del precedente.
Per il resto, non ci illudiamo. Almeno per l’immediato siamo rassegnati a restare tartassati e malserviti. Allo stesso modo, siamo convinti di dover fare -dalla cultura alle politiche sociali, dal commercio al folclore- le nozze con i fichi secchi.
Questa è la realtà. Non c’è narrazione edulcorata che tenga.
Chiudiamo quest’anno con alcuni versi di una filastrocca, La verità, di Gianni Rodari.
Se la metti in prigione,
non tace la Verità:
a incantare il sole
chi mai riuscirà?
Ci provano le nuvole,
ma il vento le spazza via:
così la Verità
disperde ogni bugia.
Buon anno a tutti.