Cava de’ Tirreni, emergenza Covid: l’avvocato Marco Senatore chiede al sindaco Servalli più controlli, comunicazione e organizzazione
Cava de' Tirreni, sull'emergenza Covid l'avvocato Marco Senatore chiede a Servalli più controlli, più comunicazione e più organizzazione
Chiesti maggiore controlli del possesso del green pass per l’accesso a Palazzo di Città anche per assessori, consiglieri comunali e visitatori o partecipanti agli eventi
Più vaccini ai nostri centri vaccinali e migliore organizzazione del centro “USCA” presso l’area mercatale
“L’aumento progressivo e costante in questi ultimi giorni della diffusione del contagio da Covid 19 anche nella nostra città, impone di mettere in atto con severità e scrupolo quella serie di misure poste in essere dalle autorità di governo e sanitarie nazionali, ma anche di adottare i necessari comportamenti utili a contenere il diffondersi del morbo. In ragione di ciò, si chiede alla S.V. di estendere i controlli attraverso la Polizia Municipale, sollecitando in tal senso le Autorità di Polizia presenti sul territorio, circa l’utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale, quali la mascherina, anche all’aperto e con particolare riferimento ai luoghi più affollati soprattutto dai giovani, nonché il possesso della certificazione verde, ovvero del green pass, per l’accesso agli esercizi pubblici laddove richiesti”.
Principia così la nota inviata al Sindaco di Cava de’ Tirreni e per conoscenza alla Segretaria Comunale quale dirigente del Personale dall’avvocato Marco Senatore quale coordinatore provinciale dell’associazione politico-culturale Meridione Nazionale.
“In questo senso -continua l’avvocato Senatore- l’Amministrazione comunale da Lei guidata è tenuta in particolar modo a risultare un esempio per l’intera comunità. E’ quindi quanto mai doveroso, quale condizione per il primo accesso al luogo di lavoro da parte dei dipendenti comunali, la puntuale verifica circa l’obbligo del possesso e di esibire, su richiesta, la certificazione verde COVID-19 (c.d. green pass). Allo stesso modo, si ricorda che l’obbligo di certificazione verde riguarda in modo tassativo i visitatori, i partecipanti a riunioni, eventi, così come le autorità politiche, sindaco e assessori, consiglieri comunali, come pure qualsiasi lavoratore che si rechi in un ufficio per svolgere un’attività propria o per conto del suo datore di lavoro (gli addetti alla manutenzione ,i fornitori, i corrieri, ecc.), quindi, a mo’ di esempio, in occasione delle sedute di consiglio comunale, conferenze stampe, riunioni sindacali o di altra natura istituzionale, così come in caso di celebrazioni di matrimoni (sposi ed invitati), presentazioni di libri, ecc.”.
“A questa Associazione -evidenzia l’avvocato Senatore- sono pervenute numerose segnalazioni che tali controlli rispetto al personale sono scarsi e poco puntali, ma che soprattutto non vi sia alcun controllo, o comunque in misura del tutto inadeguata, rispetto alle altre categorie, quali quelle delle cariche politiche ed istituzionali, dei partecipanti a riunioni o eventi. In questa ottica, vorrà la S.V. fugare ogni dubbio in proposito, ma soprattutto far adottare ogni rigoroso accorgimento per dare concreta attuazione alle linee guida per la certificazione verde peraltro presenti sul sito istituzionale del Comune di Cava de’ Tirreni”.
“A ciò, Signor Sindaco -prosegue la nota di Meridione Nazionale- va aggiunta da parte Sua e della sua Amministrazione anche una maggiore, regolare e quotidiana attività di comunicazione circa i dati sulla diffusione dei contagi in città, così come su quelli della campagna vaccinale, la quale, purtroppo, vede il nostro territorio più di altri poco rifornito di dosi di vaccini nonostante l’impegno messo in campo dai sanitari addetti”.
“Per questo motivo -incalza l’avvocato Senatore- Le chiediamo formalmente di attivarsi con decisione e autorevolezza presso le autorità sanitarie locali al fine di potenziare, come è successo in questi giorni nella vicina Salerno, l’attuale, ridotta offerta dei nostri due centri di somministrazione vaccinali rispetto a quelle che sono le esigenze di una città, seconda per popolazione solo al capoluogo di provincia ma non per quanto riguarda la distribuzione dei vaccini e meglio organizzare il centro “USCA” presso l’area mercatale che versa in condizioni igienico-sanitarie precarie e dove negli ultimi tempi si stanno verificando file chilometriche per praticare il tampone”.