scritto da Rosanna Di Giaimo - 26 Giugno 2019 13:59

Cava, al via la fase conclusiva del nuovo esame di stato con colloquio multidisciplinare

Sono  la V C del Liceo classico e la V B  del Liceo Economico sociale “De Filippis-Galdi” di Cava de’ Tirreni, presieduto dalla Dirigente scolastica Maria Alfano, le classi  pioniere che,  nella mattina di ieri, hanno  affrontato  la nuova modalità del colloquio dell’Esame di Stato. Archiviate  tesine e fantasiose mappe multicolori, che consentivano allo studente di avviare la fase orale con un argomento da lui elaborato, il Ministero ha inteso affidare alla commissione d’esame  l’individuazione dei temi, comunque legati al percorso di studi effettuato durante l’anno scolastico. Raggiungiamo la seconda commissione impegnata nella sede di via Filangieri, “F. De Filippis”.

Michela Pennino, alunna della 5Be, è stata la prima candidata ad affrontare il colloquio targato Bussetti. Ad ascoltarla, per valutare la sua capacità di argomentare in maniera critica e personale, il presidente, Dirigente scolastico dell’IIS  “Galilei-Di Palo” di Salerno, professor  Emiliano Barbuto, e i docenti Mattea Bisogno, Annarita Ferraioli, Ada Senatore, Antonella Sellitti e  Marialetizia Puglisi.

Di fronte alle tre buste contenenti i “materiali” predisposti dalla commissione,  la studentessa, dopo qualche attimo di comprensibile  esitazione, ha fatto ricadere la sua scelta sulla numero 3 all’interno della quale ha potuto trovare questa proposta: “Le caratteristiche della socializzazione primaria di Peter L. Berger e Thomas Luckmann”, argomento della disciplina di  Scienze umane. Pochi minuti di riflessione per intrecciare una significativa trama di tematiche ed il colloquio si è aperto attraversando molte discipline del curriculum scolastico (dal “fanciullino” di Pascoli a Dickens, dalle agenzie educative alla  Carta Costituzionale) per proseguire con una relazione sull’esperienza dei PCTO, Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, ciò che prima era denominata  Alternanza Scuola-Lavoro; successivamente, con una riflessione sui temi e sulle attività di  Cittadinanza e Costituzione per finire con la presa visione e la discussione degli elaborati delle due prove scritte.

“Ero  molto preoccupata all’idea di dover costruire in pochi minuti un discorso  che fosse il risultato dell’incontro tra temi e problematiche  – ha dichiarato Michela, alla fine dell’esperienza, ancora molto emozionata – ma mi sono subito accorta che non facevo gran fatica a cercare i nodi concettuali delle discipline. Del resto, in questo ultimo anno, ci siamo esercitati a “pensare multidisciplinare” e a sollecitare curiosità già attraverso  vari  momenti scolastici”.

“Un’esperienza senz’altro positiva – ha commentato il presidente di Commissione Emiliano Barbuto al termine dei primi due giorni di colloqui – perché ha rappresentato un momento di crescita professionale  per  i docenti che hanno dovuto elaborare  materiali originali anche nella tipologia degli stessi come foto, immagini, aforismi, pur sempre nel rispetto del lavoro svolto dagli studenti durante il corso di studio”.

“Anche per gli alunni  – continua nella sua analisi il preside Barbuto – il nuovo colloquio ha rappresentato uno stimolo alla creatività e alla capacità di intessere un discorso multidisciplinare convincente in pochi minuti”.

“Forse l’incognita delle tre buste fa assumere all’esame un tratto cabalistico – chiude il suo intervento con fare scanzonato il preside Barbuto – ma anche questo può costituire un elemento di simpatica  novità nella monotonia di un esame immaginato nel lontano 1998”.

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