Battipaglia, crisi comparto agricolo campano: le associazioni fanno rete
Battipaglia, crisi comparto agricolo campano: le associazioni fanno rete
Un tavolo di concertazione permanente con la Regione Campania e il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per rispondere alle esigenze del comparto agricolo attraverso l’approvazione di un documento programmatico.
È il grido d’allarme che arriva dalle associazioni del comparto agricolo campano e che sta ottenendo adesioni da tutte le regioni del Mezzogiorno d’Italia.
Una richiesta che è nata dal lavoro e dalla rete di quattro associazioni nazionali, Associazione Italiana Coltivatori, Agrocepi, Sviluppo Agricoltura e Progresso e Unsic, promossa dal vicepresidente nazionale dell’Aic, Donato Scaglione, e dal presidente di Agrocepi, Corrado Martinangelo, che da circa due settimane presso la sede AIC di via Strauss a Battipaglia stanno tenendo delle riunioni nazionali, videoconferenze e incontri sul tema del comparto agricolo.
Lavoro quello delle quattro associazioni che ha raccolto le adesioni di altre associazioni tra cui, Fenapi e la Federazione Medie e Piccole Imprese. ‹
«L’obiettivo- ha illustrato il vicepresidente Aic, Donato Scaglione-è di fare rete tra associazioni e sedere al tavolo verde di concertazione della Regione Campania per dare forza alle richieste provenienti dagli imprenditori del comparto››. Rete ma anche modelli, come spiega il presidente nazionale di Agrocepi, Corrado Martinangelo -‹‹è fondamentale-ha chiosato Martinangelo-condividere idee e lavorare su modelli al fine di stabilire un canale di comunicazione con il Governo nazionale e con la Regione Campania ai quali dobbiamo proporre e portare sul tavolo richieste per la risoluzione delle problematiche legate ai fondi per l’agricoltura, i Psr e per l’occupazione».
Interlocuzione tra Istituzioni, Enti e associazioni per azzerare le problematiche legate alla burocrazia- «esiste un gap tra esigenze delle imprese, burocrazia e normative che portano le aziende a perdere le opportunità e le Regioni a restituire i soldi alla Comunità Europea- ha spiegato Pietro Cascio, vicepresidente Fenapi e presidente zionale CAA Fenapi srl, ribadendo come-vi sia la necessità di fare rete con tutte le associazioni».
Tavolo che, come ha sottolineato il presidente dell’Unsic, Luigi Piccirillo «guarda alle problematiche e alle richieste concrete che interessano e arrivano le aziende e i territori ed in particolare le Aree Interne, partendo dalla Campania e guardando alle esigenze di tutto il comparto legato al mondo agroalimentare del Mezzogiorno».
Discussione secondo, Nicola Di Iorio, segretario regionale dell’associazione Piccole e Medie Imprese, che «deve essere estesa a tutti i settori legati al comparto agricolo. Questioni- secondo Iorio-dà inserire all’interno di un programma di lavori con Regione, Camera di Commercio e Ministero, al fine di tutelare il comparto agricolo, senza tralasciare la tutela del territorio ed in particolare della montagna e della fascia costiera e dell’ambiente».
Dello stesso parere, anche il presidente dell’associazione Sviluppo Agricoltura e Progresso, Daniele Petrone «è fondamentale rafforzare il settore, guardano al comparto agricolo in termini di sviluppo economico e messa in sicurezza del territorio».
Da non tralasciare il tema «progettazione e fondi da calibrare alle reali esigenze degli imprenditori», come ha sottolineato il vicepresidente Aic Salerno, Giuseppe Freda. Idee e progetti da mettere nero su bianco in un «documento programmatico da presentare a Regione e Ministero sul futuro comparto agricolo», come sostiene il rappresentante dell’Aic, Antonio Cancro.