scritto da Pasquale Petrillo - 22 Ottobre 2025 19:10

Cava de’ Tirreni, il PD… partito ad horas

Diciamoci la verità, ma gli attuali assessori democrat lasceranno mai la poltrona per loro sponte? Neanche se minacciano di fucilarli. D'altro canto, se avessero avuto un minimo di decoro politico avrebbero appiedato Servalli già da un pezzo

foto tratta dal profilo Fb

Avete letto il comunicato del PD cavese sulla vicenda della revoca del vice-sindacato a Nunzio Senatore? Se non l’avete fatto, potete anche farne a meno. Non aggiunge o toglie qualcosa alla vicenda. E’ flebile come il cinguettio di un uccellino bagnato e impaurito. Spiace per Nunzio Senatore, ma il suo PD non è andato oltre i pannicelli caldi. Una solidarietà stiracchiata e di facciata. Con un tono dimesso e quasi  tremebondo nei confronti di Servalli, un tiranno buono sebbene vendicativo. Oseremmo dire che il PD ha mostrato un atteggiamento, rubando la scena a Maurizio Landini, da cortigiano più che con la dignità politica di un partito di maggioranza.

Sia chiaro, non è mia intenzione sparare sulla Croce Rossa, quindi, per rispetto soprattutto verso il segretario cittadino Massimiliano De Rosa, amico e persona perbene, mi trattengo sul PD e non vado oltre.

Mi sia consentito, tuttavia, soltanto un piccolo ragionamento. Con una doverosa premessa. Appartengo ad un’altra era politica, quasi preistorica, quella della Prima Repubblica. Quella in cui c’erano politici anche con la quinta elementare ma che sapevano mantenere il punto e non si facevano, per così dire, passare la mosca per il naso.

Bene, dico questo per evidenziare un fatto. Vale a dire che a fronte dello sgarbo se non addirittura il sopruso politico compiuto dal sindaco Servalli, mi aspettavo o che il PD non fiatasse nemmeno e senza batter ciglio piegava la testa oppure che desse al primo cittadino un ultimatum. Quale? Dare a Servalli non più di 24-48 ore per fare marcia indietro, diversamente annunciare che sul suo tavolo sarebbero piovute le dimissioni degli assessori democrat con l’immediata uscita dalla maggioranza. Insomma, come dire, che il PD per una volta mostrasse gli attributi, ma soprattutto un po’ di rispetto per se stesso.

Il PD cavese, invece, ha tentato la furbata per mascherare la resa. Vale a dire riservarsi di valutare “le consequenziali azioni da intraprendere”. Chiedendo a Servalli di tornare ad horas  sui suoi passi ma senza caricare, figurativamente s’intende, il fucile a pallettoni. In breve, non ha detto nulla, visto che avrebbero già dovuto subito dettare tempi e condizioni. In altre parole, Servalli ha avuto la conferma che non succederà assolutamente nulla. Tutti resteranno al loro posto. Per senso di responsabilità, ovviamente. E, per altrettanto senso di responsabilità, voteranno il bilancio e qualsiasi altro ben di Dio, anche se ufficialmente il PD potrà essere anche fuori dalla maggioranza.

Diciamoci la verità, ma gli attuali assessori democrat lasceranno mai la poltrona per loro sponte? Neanche se minacciano di fucilarli. D’altro canto, se avessero avuto un minimo di decoro politico avrebbero appiedato Servalli già da un pezzo. E il primo a saperlo è il povero Massimiliano De Rosa, il quale inspiegabilmente, almeno per me, continua a interpretare lo scomodo ruolo di cireneo.

In conclusione, non succederà assolutamente nulla. Nunzio Senatore sarà lasciato solo e magari troverà dignitoso dimettersi anche da assessore per non subire più le angherie e la vicinanza del primo cittadino, ma anche per costruirsi, in anticipo rispetto agli altri, un futuro senza la palla al piede rappresentata proprio da Servalli.

Ci auguriamo, ovviamente, di sbagliarci e che finalmente, anche se con ritardo, non prevalga ancora quel senso di responsabilità che il PD sfoggia a piene mani per amore e il bene della città.

Quella che hanno distrutto e riempita di macerie.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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